600642_10202521278143011_804819982_nNAPOLI – Varie tappe. Un tour previsto per i tanti uffici delle amministrazioni comunali dell’agro-nolano e non solo. Protagonista? Una percoca. Non una qualsiasi, ma una di quelle  avvelenate, contaminate, certificate “ Terra Dei Fuochi Doc”. Un “dono”, poggiato sulle scrivanie delle istituzioni, accompagnato da un biglietto: «Lo guardi bene, non ci trova niente di strano, vero? Neanche noi, ma conosciamo la provenienza (Terra dei Fuochi). Adesso che sa la provenienza, lei la mangerebbe? Si ritenga fortunato, questa volta, l’abbiamo avvertita». E’ la singolare ed eloquente iniziativa “Percoca a mano armata”  partita da Palma Campania, che punta a mantenere acceso l’interesse e a non perdere di vista la questione che, tragicamente, attanaglia le zone del cosiddetto “triangolo della morte”.
L’INIZIATIVA – Ideatori e promotori del progetto i ragazzi del Collettivo “ No Coma”. «Il tutto- afferma Biagio Carrella- nasce dalla volontà di giovani impegnati per unire i territori vittime dello scempio ambientale degli ultimi anni. Il collettivo, è uno strumento di unione e partecipazione, di condivisione di problemi, di azione comune. Unisce le realtà del Vallo di Lauro, del Vesuviano e del Nolano ed è in continua espansione. La lotta per l’ambiente, è lotta di civiltà e di cultura, è lotta per i diritti, è lotta contro la criminalità organizzata. Spetta ai cittadini –continua- essere parte della soluzione e noi ci proponiamocome supporto attivo per unire e aiutare, per dare senso e forza all’impegno. Sensibilizzazione, informazione, impegno e lotta, sono le nostre parole d’ordine.  Manifestare, protestare, proporre e informare, ilnostro scopo».
NO COMA – «No Coma- dichiara Carmine Ingenito- sta per No alla criminalità organizzata e al massacro ambientale. Il nostro intento è quello di far capire a chi ci amministra e alle persone in generale, che il problema riguarda tutti da vicino. Riguarda noi, loro, i figli. Nessuno è immune. Chiediamo alle amministrazioni locali, il rispetto da parte di chi commercia i prodotti ortofrutticoli, del decreto legislativo n.306/2002, che prevede sanzioni per coloro che non evidenziano la provenienza dei prodotti. Il passo successivo, sarà quello di richiedere controlli ed analisi della produzione cresciuta su terreni adiacenti a discariche abusive. Abbiamo ricevuto solidarietà da alcuni comuni del nord,intenzionati a mettere in atto la stessa nostra protesta. Questi sono i gesti, gli eventi, che ti fanno capire che nel momento del bisogno di un popolo, l’Italia è unita».
SPAZZATOUR – Intanto, continuano i lavori dello “Spazzatour”, che vede i giovani del collettivo impegnati nelle scuole della Regione Campania, in particolare quelle  del Vesuviano. E’ già stato promosso un incontro che ha coinvolto gli studenti dell’ istituto superiore di Poggiomarino“Leonardo Da Vinci”. Incontro, che ha permesso loro di prendere parte ad un dibattito  sul tema del disastro ambientale. Un secondo appuntamento, è previsto  al liceo “ Antonio Rosmini” di Palma Campania.

 di Carmela Cassese

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