NAPOLI. Sono settanta le proroghe dei cosiddetti “ergastoli bianchi” presenti negli Ospedali psichiatrici di Secondigliano ed Aversa, persone che hanno scontato la pena, ma per le quali non sono stati predisposti percorsi di riabilitazione esterna.
IL CASO – A marzo prossimo è prevista la chiusura degli Opg, ma esiste il timore che a ci sia un rinvio dovuto alla mancanza degli operatori ponte, con il rischio che gli internati siano lasciati ancor di più a se stessi. A denunciarlo è il segretario dell’associazione nazionale Psichiatria Democratica Emilio Lupo « Gli Opg si trasformeranno in strutture temporanee, con scadenze procrastinabili, nelle quali non si sarà più disposti ad investire, rendendo la situazione ancor più drammatica di quella attuale». Intanto presso la Regione Campania sono stati attivati dei tavoli per individuare i centri e le equipe che dovranno occuparsi degli internati nel dopo dismissione, ma ad oggi pare non siano stati nominati gli operatori medici che dovrebbero curare la fase di transizione. Insomma la situazione appare tranquilla solo sulla carta.
di Rosa Ambrosio