NAPOLI- In tante case abitate da persone non autosufficienti napoletane, da oggi il campanello non suonerà. Non arriveranno gli operatori socio assistenziali che si prendono cura di loro a domicilio. E’ partita oggi la mobilitazione di 6 cooperative ( Acca Parlante, L’Uomo e il Legno, Novella Aurora, Consorzio Italia, Gis, Fisiomedical) che svolgono il servizio di assistenza domiciliare integrata per circa 2000 persone fra anziani, ammalati, portatori di handicap.Iniziata con un presidio degli operatori sotto Palazzo San Giacomo, i 135 operatori attualmente in procedura di mobilità e a rischio licenziamento il prossimo 30 settembre, si asterranno dal servizio oggi e i prossimi 23, 25, 27 settembre. La protesta, è organizzata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, per scongiurare l’interruzione del servizio a causa del licenziamento degli operatori da parte delle cooperative che non hanno più risorse economiche per pagare gli stipendi. Da parte sua l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli si è impegnato a fornire, entro il prossimo 27 settembre le certificazioni necessarie che le cooperative potranno usare come garanzia per ottenere dei presiti dalle banche.
di Laura Guerra