guerreraROMA- «In Italia  723 mila minorenni  vivono in condizioni di povertà assoluta, così come 1milione e 297 mila famiglie, di cui 440 mila con minorenni, il 10,3% delle quali  è concentrata in Meridione». E’ questo il monito  del presidente Unicef Italia, Giacomo Guerrera, sulla condizione dei minori e delle loro famiglie nel nostro Paese. Nel 2011 il 17% dei giovani e dei bambini di età inferiore ai 18 anni sono stati a rischio povertà ed esclusione sociale. Sono dati allarmanti e l’Unicef ha più volte denunciato la gravità di questa situazione.
L’APPELLO.« Il nuovo governo si adoperi affinchè ci siano investimenti ed interventi efficaci per ridurre il tasso di povertà assoluta dei bambini e delle famiglie- sottolinea Guerrera-. Dobbiamo ripartire e dobbiamo  farlo a cominciare dall’infanzia. Non possiamo assistere a questa deriva che peggiora sempre di più. Il tasso di povertà tra i bambini e gli adolescenti è tra i più importanti indicatori di salute e benessere di una società. La povertà tra i più piccoli ha spesso un effetto trainante sulla disuguaglianza e l’ esclusione nella società nel suo insieme. Minori competenze e scarse aspirazioni si traducono spesso in gravidanze in età adolescenziale e maggiori possibiltà di consumo di droghe e alcol. Non possiamo permettere che tutto questo si verifichi, che il tasso di povertà assoluta nel nostro Paese continui a crescere. Chiediamo dunque al nuovo Parlamento e Governo – conclude Guerrera-    un rinnovato impegno per l’infanzia e per l’adolescenza. I bambini e gli adolescenti  non devono essere vittime della povertà».

                                                                                                                             di  Paola Grasso

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