BERGAMO. Nessuno sconto da parte del tribunale di Bergamo: i tre bulgari, un uomo e due donne, arrestati dalla Polaria di Orio al Serio subito dopo il furto dello zainetto di un bambino disabile, sono stati condannati a due anni a testa di reclusione, e sono stati portati in carcere. Il giudice ha riconosciuto per il trio di ladri l’aggravante della “minorata difesa della vittima”, ovvero del piccolo, che si muove su una sedia a rotelle.  I fatti all’alba di  giovedì 6 dicembre, a Orio al Serio, quando una famiglia siciliana è entrata nell’area partenze (dopo una permanenza a Bergamo per far curare in ospedale il bimbo). Mamma, papà e bimbo, sono entrati in un bar. A tenerli d’occhio c’erano i tre bulgari, che avevano lasciato l’auto, regolarmente, nei parcheggi dello scalo. La mamma è uscita a fumare una sigaretta, il padre ha lasciato lo zaino del figlio proprio nei pressi della carrozzina del piccolo. E si è distratto un attimo. In quell’attimo, con un guizzo, le due donne bulgare si sono avvicinate e hanno sottratto lo zainetto, allontanandosi di corsa sotto lo sguardo complice del loro connazionale. Pochi minuti dopo il trio è stato fermato dalla polizia. Stamattina condanne pesanti, al processo per direttissima. Una quarta persona, bulgara, che attendeva in auto, è stata denunciata per favoreggiamento. Prima della partenza per Trapani il bimbo siciliano ha riavuto il suo zaino.

di Redazione online (corriere.it)

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