exit-pollSALERNO – Circa due mesi fa, qualche ora dopo la chiusura dei seggi elettorali, società sondaggistiche dichiaravano che il Pd era avanti di dieci o quindici punti. Nei mercati di conseguenza ci si prospettava, provocando così un netto abbassamento dello spread, la possibilità di un governo che potesse governare. Sappiamo, invece, tutti com’è andata. A finanziare, peraltro profumatamente, suddette società private la Rai, attingendo, ovviamente, alle tasche dei consumatori italiani, i quali, in quanto semplici possessori anche di un singolo apparecchio televisivo, sono tenuti al pagamento annuale del canone. L’allarme intorno a tale questione parte dal Codacons Scafati, in provincia di Salerno, e diventa ancora più attuale in vista delle imminenti elezioni amministrative, previste per la fine di maggio.
Il Codacons, “Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori”, nato nel 1986 e riconosciuto come una delle associazioni consumeristiche maggiormente rappresentative sul piano nazionale, ha il fine ultimo di tutelare con ogni mezzo legittimo, ed in particolare con il ricorso allo strumento giudiziario, i diritti e gli interessi di consumatori ed utenti attraverso servizi del tutto gratuiti. Risale allo scorso giugno l’apertura di una sua sede a Scafati, presieduta dall’avvocato Domenico Luca Matrone. «Stiamo effettuando, con il patrocinio del Codacons Campania e del Codacons Nazionale, una raccolta di firme, che, insieme ad un documento appositamente redatto e una raccolta di film che possano far letteralmente e metaforicamente far sentire la nostra voce, sarà inviata alla Rai per redarguirla dallo sperperare soldi pubblici», ci spiega il presidente, intenzionato ad andare fino in fondo «per tutelare il consumatore italiano, il quale, già prostrato dalla crisi, vede sempre più i suoi diritti calpestati ed i suoi soldi mal spesi».
 

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