backstage spot adozioni a distanza AABE_EritreaBARI – Sono tanti i personaggi dello spettacolo che spendono il loro tempo e la loro immagine per divulgare messaggi sociali. Tra loro c’è chi è diventato punto di riferimento per associazioni, cooperative, gruppi di volontari impegnati nel terzo settore. Domenico De Pasquale, in arte Mingo, autore di tanti reportage di denuncia per il tg satirico “Striscia la Notizia”, è ormai da anni anche protagonista di svariati spot di comunicazione sociale, che spaziano dall’adozione a distanza alla sicurezza stradale, dalla droga ai pregiudizi, che possono sfociare nel non apprezzare le diversità. «La scelta di realizzarli è nata, a volte, da esperienze personali, ma in tutti ho sempre creduto fortemente. Ho cercato di sfruttare la mia popolarità per raggiungere un numero sempre più vasto di pubblico, soprattutto quello più giovane. E mi piace l’idea di sostenere chi lavora quotidianamente per aiutare gli altri». Ammira quei ragazzi vestiti da clown nelle corsie di ospedale, dove spesso sono ricoverati dei bambini. Ma lui non riuscirebbe mai ad essere lì con loro. «Non ce la faccio. È troppo dura, anche se quando li vedo sorridere quei piccoli mi si apre il cuore. Non potendo esser presente, cerco di dare un contributo attraverso la mia immagine».
PER QUESTO SODALIZIO CON IL MONDO DEL SOCIALE riceverà il 25 maggio a Bisceglie, in provincia di Bari, il “Riconoscimento Giovanni Paolo II”. Giunto alla seconda edizione, sarà consegnato tra gli altri anche al vescovo dell’arcidiocesi dell’Aquila Monsignor Giovanni D’Ercole, al vaticanista e caporedattore di Famiglia Cristiana Saverio Gaeta e all’attrice Claudia Koll.«Il primo tema che ho affrontato è stato l’adozione a distanza. Qualche anno anno fa, sono andato in Africa per girare lo spot e ho respirato una realtà incredibile. Quello è stato il punto di partenza». Il racconto è sempre accompagnato da una vena di malinconia, a tratti spezzata da una sottile sorridente ironia. Conferma il suo essere «umorale. Alterno momenti di profonda solitudine a giornate in cui condivido con gioia la mia socialità». E tornando al suo impegno nel sociale cita altri suoi lavori.
NEL 2009 INCROCIA SULLA SUA STRADA LA LILT, la lega contro i tumori, per cui realizza da protagonista un prodotto d’autore, diretto da Luca Lucini. «Per problemi personali, legati alla mia famiglia, mi è sembrato quasi naturale partecipare al quel progetto». Forse anche un modo per esorcizzare quel dolore.Un altro tema che Mingo ha a cuore è quello sulla sicurezza stradale, intorno a cui è stato scritto un corto, divulgato anche nelle scuole.Negli ultimi tre anni si è, invece, avvicinato a Vip Italia, di cui è testimonial nazionale. È una onlus costituita da ragazzi che praticano clown-terapia, attraverso cui cercano di strappare un sorriso ai bambini malati di tumore. «Mi fermarono la prima volta solo per una foto. Quel naso rosso che indossavano mi fece ricordare gli inizi della carriera, cominciata a Roma col teatro e attorno all’arte della clowneria».  Ultimo, non per rilevanza, è lo spot nazionale su “I pericoli del web”, in cui un Mingo molto serioso mette in guardia i ragazzi e i loro genitori.“Comunicainsicurezza” è il nome della campagna di sensibilizzazione per un utilizzo consapevole dei ‘new media’, promossa da Corecom Puglia e Polizia Postale e delle Comunicazioni. «Spero funzioni. Ho cercato di dare credibilità al messaggio secondo cui dietro le grandi potenzialità di internet si nascondono rischi e pericoli concreti».
 

di Mariangela Pollonio

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