BOLOGNA. La crisi ha frenato i consumi ma non ha fermato lo spreco del cibo. Lo sostiene Andrea Segre’, docente dell’Alma Mater di Bologna e fondatore del Last minute market, che domani presenterà il suo nuovo “libro verde contro lo spreco”, dedicato all’energia consumata per smaltire il cibo ancora buono buttato nella spazzatura. «Dal 2008, a causa della crisi, e’ stato registrato un sensibile calo dei consumi e degli acquisti- sottolinea Segre’- e quindi sono stati prodotti meno rifiuti. Ma rifiuto e spreco sono due cose molto diverse. Stiamo ancora elaborando i dati, ma la cosa certa e’ che a fronte del calo dei rifiuti la quantita’ di alimenti buoni sprecati e’ rimasta invariata». Dunque, afferma Segre’, «non e’ vero che la crisi ha fatto diminuire lo spreco”. Semmai “consumiamo meno e peggio, comprando piu’ cibo di scarsa qualita’, cibo spazzatura che poi finisce davvero nella spazzatura».
L’INIZIATIVA. Segre’ ha an che annunciato, tra le varie iniziative in programma, la firma da parte di alcuni Comuni emiliano-romagnoli della “Carta per gli enti locali a spreco zero”. Si tratta, in sostanza, di una traduzione della risoluzione anti-spreco approvata dal Parlamento Ue (presentata dagli italiani Paolo De Castro e Salvatore Caronna del Pd ed Elisabetta Gardini del Pdl) in 10 azioni che ogni sindaco puo’ mettere in atto fin da subito nel proprio Comune, tra cui progetti di recupero del cibo in aiuto ai poveri e programmi di recupero obbligatorio per mense scolastiche e ospedaliere. Domenica a Bertinoro firmeranno una decina di sindaci della Romagna, tra cui Forli’ e Cesena, mentre il 7 dicembre a Sasso Marconi tocca agli emiliani e al Comune di Bologna in particolare.

di Francesco Gravetti

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