NAPOLI – Ridurre lo spreco alimentare, fare in modo che chi produce cibo in eccedenza lo possa fornire a chi di cibo ha bisogno, tramite la mediazione dei volontari. È questo il senso del progetto “Usolospreco”, che mira alla creazione di una rete solidale a sostegno di azioni coordinate di politiche antispreco. Presentato alla facoltà di scienze politiche dell’Università “Federico II” di Napoli, il progetto è stato illustrato da Marco Musella, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’università “Federico II”, Daniele Marrama, vicepresidente della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, Paolo Arrigoni, presidente di Qui Foundation, Sergio D?Angelo, direttore di Gesco Sociale Fare Più.
In sostanza, gli ideatori dell’iniziativa si impegnano ad individuare aziende o comunque realtà produttive disposte a donare i pasti che avanzano a loro alle mense dei poveri: «Apparentemente si tratta di una cosa semplice, in realtà è piuttosto complessa», ha spiegato il professor Musella. Fondamentale sarà il ruolo del Csv Napoli, chiamato a mettere in modo la macchina del volontariato per la distribuzione del cibo ma, è stato sottolineato, sarà importante fare rete, cioè lavorare tutti insieme: «Superare l’individualismo spinto è fondamentale, considerati i tempi in cui viviamo», ha spiegato Daniele Marrama e Paolo Arrigoni ha aggiunto: «La rete tra noi non potrà che portare a risultati concreti»