E’ partita da Napoli  la missione “Safe Passage in Ukraina” di Mediterranea Saving Humans, che si recherà sul confine ucraino per portare aiuti umanitari e riportare in Italia le persone che stanno scappando dai bombardamenti dell’esercito di Putin. Da anni impegnata nel salvataggio dei migranti in mare, grazie alle attività della nave Mare Jonio, Mediterranea ha deciso di non restare a guardare davanti alla catastrofe umanitaria generata dal conflitto in Ucraina.

La missione– “Il nostro motto è prima si salva e poi si discute – spiega Laura Marmorale capomissione di Safe Passage in Ukraina ed anche in questo caso abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi sulle vittime del conflitto, le persone, esseri umani costretti a scappare dalla propria terra. Ci recheremo sul confine tra Polonia e Ucraina, tra Przemysl e Medyka, dove decine di migliaia di persone sono arrivate stremate, dopo aver compiuto centinaia di chilometri, spesso a piedi. La nostra missione sarà composta da 3 autobus e 6 van, che porteranno aiuti umanitari all’andata e al ritorno si riempiranno di profughi di guerra che porteremo in Italia. Ci recheremo in un paese, che appena due mesi fa ha voluto iniziare la costruzione di un muro da 320 milioni di euro, per fermare altri profughi, ma con la pelle scura, che dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan, provavano ad arrivare in Europa dalla Bielorussia. Una fotografia deprimente delle contraddizioni e dell’ipocrisia dell’Europa. Noi aiuteremo e trasporteremo tutti i profughi, senza alcuna distinzione di colore e nazionalità”.

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