ROMA – «I temi dell’infanzia sono stati troppo assenti in questa campagna elettorale. Sarebbe stata opportuna una maggiore attenzione sul tema infanzia e adolescenza. Per questo assume un valore particolare il fatto che molti candidati al Parlamento nazionale e alle assemblee regionali, di tutti gli schieramenti, abbiano sottoscritto il Manifesto per l’infanzia e l’adolescenza proposto da Telefono Azzurro a tutte le forze politiche. Tante adesioni che dimostrano la sensibilità di chi fa politica davvero con passione e attenzione ai bisogni che emergono dalla società, e che danno un segnale di speranza. La speranza che l’impegno preso alla vigilia del voto non resti una semplice promessa elettorale, ma diventi un punto caratterizzante della futura agenda della politica, capace di superare le divisioni di schieramento e di tradursi in un reale investimento di progettualità, di fantasia e di determinazione a favore delle giovani generazioni». Così Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro Onlus, tira le somme di una lunga e impegnativa campagna elettorale nel corso della quale l’Associazione ha chiamato i candidati di tutti gli schieramenti a confrontarsi con un Manifesto che mette nero su bianco una serie di richieste specifiche e concrete per dare risposta a quelle che sono le attese e i bisogni più urgenti del mondo dell’Infanzia e dell’adolescenza.
LA LISTA – Cinque i punti individuati da Telefono Azzurro per rendere effettivo e quotidiano il rispetto dei diritti dell’infanzia: l’istituzione di un Ministero ad hoc, che coordini tutte le politiche sull’infanzia; l’istituzione di una “Giornata dell’Ascolto” nazionale perché i bambini siano ascoltati dalle istituzioni sui loro bisogni; la cittadinanza italiana per tutti i bambini stranieri nati in Italia; il ripristino e l’ampliamento delle risorse finanziarie per i servizi e gli interventi dedicati all’infanzia, dalla scuola al supporto alle famiglie in difficoltà.
LA PROPOSTA – Nell’esprimere la «soddisfazione per la risposta positiva ricevuta da tanti candidati delle più diverse forze politiche», il Presidente Caffo rilancia, indicando il nuovo traguardo. E propone che «appena insediati nel prossimo Parlamento, questi stessi candidati si facciano primi promotori di un “Patto per l’infanzia” che inserisca tra le priorità dell’agenda di governo i punti caratterizzanti del Manifesto. Telefono Azzurro mette a disposizione l’esperienza maturata in oltre 25 anni di impegno a difesa dei diritti di bambini e adolescenti per accompagnare questo “percorso di civiltà”, un investimento su coloro che rappresentano il futuro del nostro Paese che non può più essere rimandato».
HANNO ADERITO – Dorina Bianchi (PDL), Rosy Bindi (PD), Anna Cinzia Bonfrisco (PDL), Mara Carfagna (PDL),Elena Aceto di Capriglia (Lega Nord), Gabriella Carlucci (UDC), Giuseppina Castiello (PDL), Lorenzo Cesa (UDC), Luciano Cimmino (Scelta civica con Monti per l’Italia), Monica Cirinnà (PD), Guido Crosetto (Fratelli d’Italia), Dino De Palma (SEL), Antonio De Poli (UDC), Valeria Fedeli (PD), Giovanni Maria Flick (Centro Democratico), Aldo Forte (UDC), Grazia Francescato (SEL), Pino Galati (PDL), Maurizio Gasparri (PDL), Giancarlo Giorgetti (Lega nord) , Carlo Giovanardi (PDL), Mauro Libè (UDC), Oreste Luongo (Rivoluzione Civile), Gianluigi Magri (Scelta civica con Monti per l’Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Bruno Molea (Scelta civica con Monti per l’Italia), Alessandra Mussolini (PDL),  Paola Pelino (PDL), Stefania Prestigiacomo (PDL), Carla Ruocco (Movimento 5 Stelle), Cesare San Mauro (Centro Democratico), Milena Santerini(Scelta civica con Monti per l’Italia),  Giuseppe Trieste (Intesa Popolare), Riccardo Villari (PDL).
di Paolo De Martino

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