stili1FOGGIA – Una passeggiata per il centro storico di Foggia alla scoperta di piazze, chiese ed antichi dedali cittadini. Grandi e piccini uniti dal desiderio di conoscere meglio le bellezze artistiche e culturali del capoluogo dauno, spesso mortificate dai vandali e dall’incuria, ma anche dalla necessità di apprendere corretti stili di vita e di alimentazione al fine di prevenire e contrastare l’insorgere del diabete. Perché «numerose malattie possono essere prevenute attraverso l’adozione di comportamenti positivi, che vanno dalla semplice camminata fino ad un’attività fisica alla portata di tutti» dice Anna Paola Improta, responsabile dell’Associazione Runners Parco San Felice, che in collaborazione con il Servizio di Diabetologia degli Ospedali Riuniti di Foggia, domenica scorsa ha organizzato “Sani Stili di Gita”, un’escursione didattica lungo il cuore antico della città svoltasi in occasione della Giornata Mondiale del Diabete.
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Secondo l’Associazione Diabetici di Capitanata a Foggia circa 12mila persone hanno il diabete, mentre altre 3.500 non sanno ancora di averlo; in provincia, invece, i numeri si aggirano intorno ai 52mila casi. Dati allarmanti, che si ottengono proiettando nel territorio dauno le percentuali stimate per la Regione Puglia. E le diagnosi lasciano poco spazio alla fantasia: il diabete è in crescita anche a causa della sedentarietà, dell’obesità e della cattiva alimentazione. Ed allora, bisogna correre ai ripari. Per questo, Foggia è stata inserita insieme ad altre 400 città d’Italia nell’evento nazionale “Al diabete non gliela do vinta”, svoltosi in occasione della Giornata Mondiale del Diabete promossa da International Diabetes Federation.
Educatori, dietisti e guide turistiche hanno accompagnato famiglie e bambini in un tour nel cuore storico di Foggia, attraversando numerose piazze, vicoli e archi. Ogni tappa è stata l’occasione per illustrare curiosità e caratteristiche culturali della città e, soprattutto, per spiegare i principi nutritivi per una corretta alimentazione, indispensabile per mettere il diabete all’angolo. E le mele, donate alla fine del percorso a tutti i partecipanti, sono state il simbolo della passeggiata.

di Emiliano Moccia

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