La startup Futura Care, che fornisce assistenza sanitaria progressiva e accessibile online e su dispositivi mobili, ha testato in un progetto pilota in collaborazione con l’azienda Comarch con la finalità di integrare la tecnologia indossabile nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA), evidenziando i vantaggi per pazienti, caregiver ed operatori sanitari.      Il progetto vuole chiarire che la tecnologia indossabile all’interno delle RSA può migliorare la qualità del monitoraggio e della vita dei pazienti, e al contempo di ridurre lo stress sugli operatori sanitari: sono stati coinvolti 8 pazienti anziani del centro riabilitativo Neapolisanit di Ottaviano, con l’obiettivo di testare l’applicabilità di dispositivi tecnologici indossabili in un contesto sanitario, e la loro integrazione con i software di raccolta dati della struttura.“L’utilizzo di dispositivi indossabili in una struttura residenziale ha avuto numerose implicazioni positive per i pazienti, gli operatori e i caregiver. – ha spiegato la Dottoressa Stefania De Marco, ricercatrice di Futura CareIl dispositivo non è stato sempre accettato con facilità da parte dei pazienti, tuttavia, quando ben tollerato, vi era la richiesta quotidiana di indossarlo per sentirsi maggiormente monitorati. Da parte del personale, invece, il bracciale è stato accettato positivamente sin da subito. È stato in grado di abbassare la sensazione, che spesso provano, di impotenza ed abbandono nella gestione del paziente, ma anche delle numerose richieste da parte dei familiari. Sono riusciti ad avere sempre la situazione sotto controllo e un dialogo con i familiari, pur non essendo in camera con il paziente, grazie ai dati ricevuti dalla Centrale Care4me di Futura Care.” La Centrale operativa Care4me di Futura Care ha funto da tramite tra il bracciale Comarch ConTe e la piattaforma Comarch e-Care per la comunicazione e l’invio dei dati rilevati. L’integrazione tra i servizi di Futura Care e la piattaforma Comarch e-Care ha permesso a operatori e caregiver di visionare e tenere sotto controllo la salute e la sicurezza delle persone che indossavano il bracciale, che da parte dei pazienti è stato utilizzato principalmente per la rilevazione del battito cardiaco, il conto dei passi, e la rilevazione di possibili cadute. “Il progetto ha ottenuto risultati positivi,” ha sottolineato la dott.ssa De Marco. “Possiamo concludere che l’utilizzo di un dispositivo indossabile come Comarch ConTe in una struttura residenziale avrebbe numerose implicazioni positive, sia per ciò che concerne l’ospite, che il lavoratore, che il caregiver: il miglioramento del monitoraggio dei parametri dei pazienti residenti, l’utilizzo dei dati raccolti per sviluppare implicazioni cliniche innovative, il miglioramento della qualità della vita dei pazienti, degli operatori e dei caregiver, la riduzione dello stress degli operatori e l’intervento immediato in caso di caduta o parametri al di fuori della norma.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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