Negli ultimi anni la popolazione di api e di altri insetti impollinatori ha subito un calo. Le api non producono solo il miele, con la loro scomparsa verrebbe a mancare il cibo che mangiamo tutti i giorni come i frutti di bosco, le pesche, le castagne, le mele, le mandorle, ma anche le zucchine, i pomodori e tantissimi altri ortaggi. Lo stesso vale anche per i prodotti caseari come latte, yogurt, burro e formaggi freschi. Verrebbe a mancare il processo di impollinazione che è alla base della catena alimentare.

Le api sono minacciate dai cambiamenti climatici, da pesticidi, da perdita dell’habitat e malattie.Secondo la Fao, 75 delle 100 colture più importanti al mondo si riproducono grazie all’impollinazione. L’87 per cento delle coltivazioni destinate a nutrire l’uomo conta sul lavoro che questi insetti ci offrono gratuitamente.

Sulla piattaforma Crowdnet.it è possibile sostenere il progetto “Salviamo le api” e collaborando con gli apicoltori si potrà regalare una casa a un’ape e promuovere laboratori con le scuole piantando fiori attrattori delle api.

“Agiamo ora- dicono i volontari di LET’S DO IT! ITALY, promotori della raccolta fondi-  regaliamo un fiore ed una casa alle API. Il miele potrà essere ritirato presso la Masseria Antonio Esposito Ferraioli e potrete scegliere tra il miele prodotto all’interno del bene confiscato alla camorra oppure il miele prodotto all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio”.

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