Lupi alpini: 950 esemplari. Lupi appenninici: 2.400. Questo è lo stato di conservazione di questa specie, oggi. Cosìì WWF Italia lancia una raccolta firme  per fermare l’uccisione dei lupi. “Ogni anno cacciatori e bracconieri – si legge nell’appello-  uccidono dai 200 ai 400 lupi, solo in Italia. Bracconaggio e mortalità accidentale continuano a uccidere centinaia di lupi ogni anno, e l’ibridazione con il cane mette a repentaglio l’integrità genetica della specie. Aiutaci a fermare questo massacro ingiustificato, mobilitati al nostro fianco!

I numeri di oggi sono migliori rispetto al picco peggiore mai raggiunto – quello degli anni 70 quando in tutto il nostro territorio si contavano solo 100 lupi rimasti – ma ancora si contano sulla dita. Non possiamo certo considerare una specie fuori pericolo, anche perché i lupi sono minacciati costantemente.Nonostante non rappresentino più una minaccia diretta per l’uomo (l’ultimo attacco ad un uomo risale al 1825) sono tuttora perseguitati brutalmente. Ogni anno, si stima che tra i 200 e i 500 lupi muoiono uccisi da fucilate, veleno, trappole e lacci.

Noi del WWF siamo in campo ogni giorno, da anni, per proteggere questi meravigliosi animali, anche attraverso l’azione dei nostri volontari che si sono impegnati sul campo per portare avanti un monitoraggio nazionale del lupo, ma anche e soprattutto per promuovere la convivenza tra questo predatore, l’uomo e le sue attività. Ridurre i conflitti e i danni al bestiame è la via per trovare una possibile convivenza, in cui noi crediamo fortemente. Unisci il tuo nome al nostro per dire NO al massacro dei lupi, e SÌ a una convivenza in armonia”.

Ecco il link per aderire alla campagna

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