Cooperative sociali e culturali insieme, per sostenere l’idea di cura attraverso la cultura e costruire format replicabili in diversi territori. Sono gli obiettivi di Affianco, il percorso di welfare culturale – tra i primi in Toscana – promosso da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana. Il percorso è stato presentato stamani a Livorno nella giornata di studi “Affianco. Alleanze strategiche e prospettive per il welfare culturale in Toscana”, organizzata da Legacoop Toscana e Fondazione Noi-Legacoop Toscana e patrocinata dal Comune di Livorno. Il welfare culturale rappresenta un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.

Il percorso ha visto una prima fase sperimentale da novembre a febbraio/marzo, con tre esperienze pilota, a Livorno, a Prato e a Lucignano (Arezzo), che hanno visto protagoniste 13 cooperative aderenti a Legacoop Toscana: 5 del settore Culturmedia e 8 del settore Welfare. Le esperienze pilota hanno riguardato a Livorno minori e famiglie con fragilità socio-economiche e culturali, a Prato giovani over 18 e anziani insieme, a Lucignano (Ar) tutta la comunità a partire dai ragazzi.

“Affianco sperimenta nuove soluzioni ai bisogni sociali attraverso la cultura: cooperative culturali e sociali lavorano insieme in maniera integrata, promuovendo una serie di azioni culturali ad alto valore sociale – afferma la presidente della Fondazione Noi-Legacoop Toscana Irene Mangani –. Dopo una prima fase di formazione rivolta alle cooperative sociali e culturali che hanno aderito al percorso, abbiamo avviato tre esperienze pilota che hanno sperimentato dei modelli replicabili anche in altri territori e che hanno dato risultati incoraggianti. Ora vogliamo far conoscere il progetto alle istituzioni e avviare una nuova fase progettuale che potrebbe prevedere, ad esempio, il coinvolgimento delle cooperative di medici di medicina generale”.

Il welfare culturale- Il welfare culturale si fonda sul riconoscimento, sancito anche dall’Organizzazione mondiale della sanità, dell’efficacia di alcune specifiche attività culturali, artistiche e creative, come fattore di promozione della salute […] (def. Treccani 2020).

Nel novembre 2019 l’OMS ha pubblicato un Rapporto – What is the evidence on the role of the arts in improving health and well-being? A scoping review – che riassume le evidenze fino a quel momento raccolte nel mondo sul ruolo delle arti nel migliorare la salute e il benessere, con un focus specifico sulla Regione Europea dell’OMS. Oltre 3000 evidenze documentano un ruolo importante per le arti nella prevenzione della malattia, nella promozione della salute, nella gestione e nel trattamento delle malattie per tutta la vita.

Le tre esperienze pilota di “Affianco” – Il progetto “Costruire abitudini integrando cultura e sociale: bambini e famiglie nei luoghi della cultura” ha avuto come obiettivo quello di avvicinare bambini, bambine, famiglie con fragilità socio-economiche e culturali al patrimonio artistico della città, in particolare ai Musei. L’esperienza è stata coordinata delle cooperative culturali Itinera e Agave e dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Il percorso educativo è stato attivato presso il centro aggregativo per giovani dei Salesiani Don Bosco grazie al supporto dell’associazione Progetto Strada che gestisce le attività ludico-didattiche presso lo spazio. È stato fatto un primo incontro con i bambini per presentare i luoghi della cultura e gli operatori culturali e sociali. Il gruppo era costituito sia dai bambini che abitualmente frequentano il doposcuola sia dai minori dell’educativa domiciliare coordinata dalla cooperativa sociale Cuore Liburnia. Nelle settimane successive si sono svolte visite guidate e attività di laboratorio presso il Museo della Città e il Museo Civico Fattori: i primi incontri hanno visto la partecipazione solo dei bambini accompagnati da educatori e operatori culturali, mentre a conclusione del percorso è stata organizzata una giornata aperta alle famiglie. Si tratta di realtà multiculturali presenti sul territorio, famiglie che non hanno mai avuto occasione di conoscere i musei del territorio e che, grazie all’iniziativa, hanno potuto fruire del patrimonio artistico della città in cui ormai vivono da tempo.

Prato: giovani e anziani insiemel -Il gruppo di lavoro del progetto comprende le cooperative Arca, Alice, Cat, Coop21, LAMA Impresa sociale. L’esperienza pilota “Reciprocità culturali” è stata realizzata in collaborazione tra la Cooperativa Sociale Alice di Prato e la Cooperativa culturale Le Rifiorenze di Firenze con l’obiettivo di accrescere il benessere delle persone coinvolte, allargare la rete della comunità e promuovere uno scambio generazionale tra i partecipanti. Sono stati individuati 4 anziani con buoni livelli di autonomia (grazie alla collaborazione del Centro Anziani “La Sartoria” – AUSER di Vaiano e della Residenza Anziani “Villa Egle” della Cooperativa Alice) e 4 giovani over 18. Fondamentale anche la collaborazione con il Servizio “T’Accompagno io” dell’AUSER di Vaiano. Un primo incontro si è tenuto presso il Museo delle Macchine Tessili di Vernio, in seguito ci sono state una serie di uscite, anziani e giovani insieme, al Museo Soffici e alla Villa medicea di Poggio a Caiano, al Teatro Garibaldi a Prato, al Multiplex a Prato e al Museo della Cattedrale (Duomo di Prato) e in particolare agli affreschi di Filippo Lippi e al pulpito di Donatello. Il processo di monitoraggio si è basato sull’adozione del toolkit “Misurare il benessere al museo” realizzato da UCL (University College of London), che si focalizza sui livelli autopercepiti riferiti ad aspetti del benessere come i cambiamenti dell’umore e delle emozioni, prima e dopo l’esperienza culturale. Dai dati raccolti è emerso un netto miglioramento del benessere individuale e di gruppo sia nel corso delle singole esperienze culturali che su tutto il processo.

Lucignano (Arezzo): costruire un ecosistema socio-culturale in un piccolo borgo– Il progetto ha visto coinvolte la cooperativa culturale Officine della cultura di Arezzo e le cooperative sociali Arcobaleno di Follonica (GR), Uscita di Sicurezza di Grosseto e Arancia Blu di Siena, con la collaborazione del Comune di Lucignano e dell’Istituto comprensivo Lucignano Rita Levi Montalcini. È stata fatta una mappatura del territorio e del patrimonio culturale per intercettare bisogni della comunità di Lucignano. Sono stati coinvolti i ragazzi attraverso la web radio della scuola secondaria di primo grado, nell’ottica di riavvicinarli alle istituzioni culturali del paese. I ragazzi hanno assistito ad alcuni spettacoli al Teatro comunale Rosini e intervistato gli artisti protagonisti, restituendo alla comunità sotto forma di podcast le loro recensioni. Si è dato vita a un patto di comunità propedeutico alla coprogettazione di spazi nuovi del Teatro comunale Rosini nell’ottica del welfare culturale e dell’aggregazione giovanile. Secondo il modello costruito, seguiranno sperimentazioni in altri borghi delle province coinvolte (Siena, Grosseto, Arezzo), che saranno anticipate da un passaggio di testimone tra il borgo di Lucignano e gli altri borghi in un evento culturale presso servizi e attività delle cooperative sociali.

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