Quello scaffale sarà un simbolo di quella laurea che lei non ha mai potuto conseguire, perché la vita le è stata strappata a soli 14 anni. Da oggi all’Università Federico II di Napoli uno spazio della Biblioteca di Diritto romano del dipartimento di Giurisprudenza porta il nome di Annalisa Durante. Circa 200 libri donati da scrittori, editori e associazioni (tra cui Piero Antonio Toma, Vincenzo Russo, Paquito Catanzaro, Raffaele Sardo, Angela Iantosca, Giuseppe Menozzi, Ferruccio Diozzi, gli Amici della libreria Vitanova, Donne di Carta, A voce Alta, la Fondazione Polis e gli editori Guida, Iod, Homo Scrivens e Laco) che hanno risposto all’appello dell’Associazione Annalisa Durante per l’inaugurazione dello scaffale a lei dedicato.

L’INIZIATIVA – Un’iniziativa doppiamente simbolica perché realizzata a pochi giorni dal compleanno della 14enne uccisa a Forcella il 27 marzo 2004. Il prossimo 19 febbraio infatti la ragazzina avrebbe compiuto 32 anni e lo scaffale è stato inaugurato nel giorno di San Valentino dedicato al tema “Amore è… raccontare la bellezza”, che dà il titolo alla terza edizione del Premio Nazionale Annalisa Durante. Quel tempo dunque, troppo presto interrotto, riporta ad un compleanno che racconta di una storia viva e presente, da offrire al domani e alle nuove generazioni. Il progetto, organizzato in collaborazione con l’Associazione Annalisa Durante e gli altri componenti del Polo della Cultura Mezzocannone 8 (Biblioteca Universitaria di Napoli, Biblioteca della Società dei Naturalisti in Napoli e Associazione Culturale Mine Creative), è stato condiviso con l’Associazione Italiana Biblioteche, con il Patto Locale per la Lettura “Reading Forcella” e con la Fondazione Polis della Regione Campania, impegnata per la tutela dei familiari delle vittime innocenti della criminalità. Lo scaffale verrà continuamente aggiornato con nuovi testi e i libri potranno essere letti e consultati non solo dagli studenti universitari ma anche da quelli di ogni ordine e grado. La cerimonia è stata aperta a coloro che hanno condiviso l’iniziativa e che desideravano accompagnare Annalisa all’Università, posto in cui avrebbe avuto diritto ad essere e nel quale farà ora il suo ingresso con i libri a lei dedicati, per sottolineare la forza e il primato della cultura contro ogni violenza. La maggior parte dei testi contengono una dedica apposta sulla prima pagina dagli autori e dagli editori, con un invito alla lettura rivolto ai giovani studenti. Molti sono volumi che parlano di legalità, di diritti violati, di Annalisa e di altre storie di vittime innocenti. Al taglio del nastro hanno partecipato il direttore del dipartimento di Giurisprudenza Sandro Staiano, il presidente dell’Associazione Annalisa Durante Giuseppe Perna con il papà di Annalisa Giovanni Durante e il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese. L’evento è stato videoregistrato e sarà divulgato il 19 febbraio alla cerimonia di apertura del Premio Nazionale Annalisa Durante, presso l’omonima Biblioteca.

di Giuliana Covella

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