In un pianeta che ha sempre più fame di pasta – in 10 anni il consumo è quasi raddoppiato, da 9 a circa 15 milioni di tonnellate annue – l’Italia resta il punto di riferimento per questo alimento. Non solo è il Paese che ne produce, consuma ed esporta di più, ma, soprattutto, ha portato nel mondo un modo tutto italiano di cucinarla e mangiarla, tra gusto, creatività, passione per il buon cibo, attenzione al benessere

Quest’anno, in occasione del 25 ottobre #worldpastaday,  We love pasta, la pagina nata dal progetto curato dal Settore Pasta di Unionfood (ex AIDEPI), che promuove la cultura della pasta parlando con la voce di chi la ama, la gusta e la porta in tavola tutti o giorni, ha pensato ad una bellissima iniziativa.

Per ogni piatto di pasta condiviso con l’hashtag #haveagoodpasta , su Facebook Instagram o Twitter, fino al 25 ottobre, si  contribuisce a donare 300 piatti di pasta alla Caritas di Milano, Roma, Napoli, Palermo.

Un’iniziativa dunque “socialmente utile” nel senso vero del termine, che servirà non solo a diffondere i piaceri della gola, ma anche e soprattutto, a fare del bene.

Non poteva mancare in questa iniziativa, il coinvolgimento di chef e ristoratori, categoria che dopo le grandi difficoltà dell’ultimo anno, rappresenta uno dei simboli della ripartenza e del ritorno alla socialità. Sono 150 i ristoranti italiani e internazionali che hanno aderito al progetto, con una ricetta ispirata al tema #haveagoodpasta, invitando i loro followers a postare i rifacimenti casalinghi delle loro ricette con spirito goliardico e mutualistico.

Partecipare é molto semplice.

Basta scattare una foto con o del piatto di pasta, postarla sul proprio feed ed aggiungere l’hashtag #haveagoodpasta.

di Annatina Franzese

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