teatroNAPOLI. Intervita Onlus e il Centro IAMME dell’Opera Don Calabria di Napoli promuovono, per il 19 febbraio, una giornata teatrale per gli istituti del quartiere San Lorenzo/Vicaria di Napoli che hanno aderito al progetto “Frequenza200”, un programma su scala nazionale per contrastare l’abbandono scolastico, promosso da Intervita a Napoli con l’intervento sul campo del centro I.A.M.M.E. dell’Opera Don Calabria. La matinèe, aperta alle famiglie dei ragazzi e alle persone che quotidianamente fanno parte della loro vita, vedrà la messa in scena gratuitamente al Teatro Totò di Napoli (ore 10), dello spettacolo “Il Tesoro del Barbone” di Paola Capasso con la direzione di Enzo Liguori. Il teatro, visto come strumento per aprire la mente, un’esperienza da vivere per parlare ai ragazzi a un livello più profondo.  “Il Tesoro del Barbone” s’inserisce in questo senso armoniosamente nell’offerta formativa di Frequenza200: è la storia di un clochard, del suo cane e della scoperta di un vero tesoro: i ragazzi (spettatori e beneficiari diretti) compiranno un percorso iniziatico, avventuroso e divertente dove saranno aiutati a vincere la diffidenza verso l’altro sia esso persona o animale e a comprendere l’importanza ed il valore di una relazione inter/intraculturale.  Durante lo spettacolo, animato dall’ausilio di metodologie informali, interattive e partecipative, i “diversi quotidiani”(l’uomo e il cane, il “senzatetto” e il “bastardino”) rivelano la propria verità in un mondo che li ha passivamente stigmatizzati, provvedendo ad una feroce esclusione ai margini della società: la gabbia, reale per l’uno ed esistenziale per l’altro, rappresenta il limite di un territorio in cui paura, dal disagio e dall’illegalità agiscono strutturalmente ai danni delle giovani generazioni. Lo spettacolo mostra quanto la conoscenza, la comprensione e la buona comunicazione siano fautrici di esperienze arricchenti, in grado di costituire – giorno dopo giorno – quel processo di cambiamento culturale nel quale crediamo. I giovani studenti dei quattro istituti secondari di I grado, partner del Progetto, potranno sapientemente riconoscere le linee di continuità di un programma che fa dell’educazione e dell’intercultura – e più in generale della cittadinanza mondiale – uno stile e un’impronta metodologica in grado di coinvolgere i destinatari ad ogni livello: a scuola, presso il Centro, a casa ed ora, anche in comunità. Frequenza200 è il nome del network promosso da Intervita Onlus per intervenire in Italia e contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico partito ad ottobre in tre città italiane come città pilota: Milano, Napoli e Palermo. L’obiettivo è realizzare un intervento – programma che riesca a combattere il fenomeno della dispersione scolastica sviluppandosi inizialmente in 3 regioni italiane: Lombardia, Campania e Sicilia. Il nome si riferisce al numero di giorni di lezione obbligatori che ciascuna scuola deve garantire per legge in Italia. Nel nostro Paese l’abbandono scolastico ha dimensioni allarmanti: i ragazzi di età compresa tra i 10 e 16 anni che abbandonano la scuola prima della conclusione del ciclo dell’obbligo rappresentano il 20%. Un numero spaventoso se si pensa che parliamo di oltre 691.000 studenti a rischio. In Campania il fenomeno della dispersione scolastica assume proporzioni allarmanti: i ragazzi di età compresa tra i 10 e 16 anni che abbandonano gli studi prima della conclusione del ciclo scolastico obbligatorio rappresentano oltre il 23%, superando di ben tre punti percentuali la media nazionale del 20%. Il Centro I.A.M.M.E. dell’Opera don Calabria, nel Borgo Sant’Antonio Abate, a Napoli, si inserisce nel programma che prevede il sostegno e l’implementazione di un centro diurno in ognuna delle città identificate. Il singolo centro diurno è operativo 5 pomeriggi alla settimana con attività educative condivise con le istituzioni del territorio, in particolare scuola dell’obbligo e servizi sociali competenti. I percorsi educativi prevedono attività di supporto scolastico e relazionale a favore dei minori coinvolti, parallelamente sono coinvolte le famiglie dei minori con azioni di counseling e rinforzo delle competenze genitoriali.

di Davide Domella

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