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Festival di Cannes, con “La vie d’Adele” trionfa l’amore lesbo

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Director Abdellatif Kechiche and cast members pose during a photocall for the film "La Vie D'Adele" at the 66th Cannes Film FestivalCANNES – Se c’è un collegamento con quanto sta succedendo in Francia dopo la legge sui matrimoni gay, non è dato saperlo. Certo è che a Cannes la giuria ha deciso di premiare con la Palma d’Oro il film del franco-tunisino Abdellatif Kechiche, “La vie d’Adele”, che racconta la storia di un amore omosessuale fra due donne. Il film ha fatto scalpore sulla Croisette, tra l’altro, per la torrida scena di sesso tra Adelle Exarchopoulos e Lea Seydoux, premiate anche loro con la Palma d’Oro. Kechiche, regista franco-tunisino, ha messo il suo obiettivo su una tenera storia d’amore lesbo di una quindicenne che scopre lentamente la sua sessualità. Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red. Restando sul versante femminile, il premio per la miglior interpretazione femminile di questo sessantaseiesimo festival di Cannes è andato a Beatrice Bejo per “Il passato” di Farhadi. Bruce Dern per “Nebraska” di Alexander Payne si è guadagnato il premio per il miglior attore mentre il titolo di miglior regista è stato dato al messicano Amat Escalante per “Heli”. Il Grand Prix è stato vinto dal film “Inside Llewyn Davis”, firmato da Ethan e Joel Coen.

di Mirko Dioneo

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