ROMA.  Centinai di palloncini rosa e azzurri hanno colorato, ieri mattina, il cielo del Pantheon, cornice della manifestazione contro il decreto del ministro Balduzzi, in discussione in Parlamento, sull’uso delle cellule staminali per pazienti affetti da gravi patologie, per le quali non ci sono cure. Christian, Emanuela, Gioele tanti i bimbi malati presenti in piazza della Rotonda a testimoniare la voglia di vivere ed il coraggio con il quale affrontano ogni giorno la loro malattia, sostenuti dai proprio genitori.

CURE ACCESSIBILI A TUTTI – «Le cure devono essere accessibile a tutti», con la voce rotta dall’emozione Nadia, mamma di Christian, bimbo di Serre (Salerno) di 18 mesi, esprime il pensiero di tanti manifestanti. «No agli avvocati, alle cause a cose che tolgono tempo ai nostri bambini che di tempo non ne hanno. Mio figlio – ha raccontato – in un anno è peggiorato tantissimo, chi lo avesse conosciuto l’anno scorso non avrebbe minimamente pensato potesse essere affetto dalla atrofia muscolare spinale. Ora è quasi totalmente paralizzato, ma è un bambino intelligentissimo e ci parla con gli occhi e sono orgogliosa di essere sua madre».  «Se esiste solo una speranza – ha concluso Nadia – chiedo di potervi accedere». Sì alla possibilità, dunque, di curarsi con  le cellule staminali e il metodo Stamina a Nadia e Pasquale si uniscono le voci dei genitori degli altri bambini malati, ma anche di tanta gente comune.
IN PIAZZA PER CHRISTIAN – Indossata la maglietta bianca, in prima fila a sostegno della causa il vice presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella.  «La scienza deve prevalere sui pregiudizi – ha dichiarato -solo in questo modo si potranno avere le cure giuste per salvare tantissime vite umane». Sul palco anche la diva Gina Lollobrigida, che ha messo all’asta alcuni dei suoi gioielli di Bulgari  per sostenere la ricerca sulle staminali. I gioielli saranno messi all’asta da Sotheby’s a Londra. «Le cellule staminali rappresentano una cura molto importante – ha commentato l’attrice – In questi giorni c’è stato il primo via libera al decreto Balduzzi, in Italia si sta decidendo la sorte di tanti bimbi malati e spero che il “sì” arrivi veloce».

di Emiliana Avellino

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