franco gabrielliROMA- Prende il via il nuovo progetto tra  Protezione civile e Telefono azzurro Onlus (Linea Nazionale per la Prevenzione dell’abuso all’infanzia ndr) con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa volto a promuovere il miglioramento della tutela dei minori. Secondo Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione Civile, la firma di questo protocollo rappresenta una reale possibilità di lavorare per costruire modelli e strategie di intervento da attivare con immediatezza in emergenza  « Solo facendo squadra e intervenendo come sistema riusciremo a tutelare con efficacia i minori, evitando di aggiungere ulteriore smarrimento alla loro condizione di difficoltà ».
L’ACORDO – Il protocollo prevede l’impegno da parte di Telefono Azzurro a mettere a disposizione della Protezione Civile un team qualificato di operatori appositamente formati per garantire un corretto supporto psicologico e sociale in situazioni traumatiche connesse ad un’emergenza di protezione civile.  Nelle ore immediatamente successive ad un evento, in cui i minori coinvolti in eventi traumatici si trovino in una situazione di emergenza psicosociale, il dipartimento della Protezione Civile potrà richiedere l’attivazione della linea telefonica 114 emergenza infanzia. Il servizio gestito da Telefono azzurro, infatti,  agisce con interventi tempestivi per garantire la tutela dei bambini o adolescenti che si trovino in situazioni di pericolo. La collaborazione consiste, inoltre, nella realizzazione di moduli formativi dedicati alla tutela dei minori rivolti agli operatori del Servizio nazionale della protezione civile, l’elaborazione di appositi studi e ricerche per individuare strategie di intervento sempre più efficaci e viceversa attività di formazione per gli operatori di Telefono Azzurro sui temi di protezione civile.
LE DICHIARAZIONI – « La firma di questo protocollo con Telefono Azzurro testimonia l’attenzione che la Protezione Civile oggi riserva a bambini e adolescenti –  spiega Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro Onlus – Sono certo che collaborando e integrando le competenze di cui disponiamo riusciremo a trovare le migliori modalità per proteggerli fin dalle prime ore, aiutandoli ad elaborare il trauma vissuto ».

di Mirella Soprano

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