“Fa più rumore un albero che cade che non una foresta che cresce”, diceva il saggio Lao Tzu, padre del taoismo. E proprio una foresta sta crescendo, nel silenzio generale, nella prefettura di Fukushima, la città costiera del Giappone devastata da un sisma e dallo tsunami nel marzo del 2011. Un migliaio di volontari hanno piantato lungo la strada numero 6 i primi duemila dei ventimila alberi di ciliegio previsti in dieci anni lungo 190 chilometri di costa.Hanno risposto all’appello di Yumiko Nishimoto, 59 anni, promotrice del progetto “Ciliegi in fiore”, tornata nella regione dopo due anni vissuti da sfollata a Tokyo…CONTINUA A LEGGERE SU CORRIERE.IT
Per la rinascita di Fukushima ventimila alberi di ciliegi, attorno al pino del miracolo
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