TEHERAN – La Corte Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran ha confermato la condanna a morte di quattro giovani gay: Vahid Akbari, Sahadat Arefi, Javid Akbari e Hushmand Akbari. Scende in campo il Gruppo EveryOne che si appella all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, al Commissario dell’Unione europea per i diritti umani, all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica, alla Commissione Islamica per i Diritti Umani e all’intera società civile per la vita dei quattro giovani omosessuali. «La sharia – si legge nell’appello di EveryOne – identifica gli omosessuali come “Nemici di Allah” e prevede che essi siano assassinati. Questa sanguinaria intolleranza getta un’ombra su una religione che predica invece la pace, la compassione e l’amore. Per questo chiediamo di sostenere il nostro appello per la difesa della vita dei quattro giovani omosessuali e di tutti coloro che soffrono di persecuzione a causa della loro natura».
di Stefania Melucci
PER SAPERNE DI PIU’
Il sito del Gruppo EveryOne