«Apprendiamo quanto stabilito dalla Corte d’Assise di Milano, ovvero l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello, con tre mesi di isolamento e il risarcimento per la famiglia di Giulia. Consci che ciò non restituirà la dolcezza di Giulia e del piccolo Thiago, siamo vicini alla famiglia di Giulia in questo momento che segna un percorso di giustizia. Come Fondazione attiva, nel nome della Regione Campania, nel sostenere le vittime innocenti di reato e i loro familiari, ci siamo fatti prossimi, sin da subito, ai familiari di Giulia. Continueremo a essere loro vicini, nella memoria di Giulia, capace di scuotere le coscienze e costruire una società altra». Queste le parole di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania a commento della sentenza sull’ex barista Alessandro Impagnatiello. I resti sono: omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza. La sentenza arriva nella Giornata contro la violenza sulle donne, una data importantissima e sempre più sentita. Un recente rapporto dell’Istituto europeo per la parità di genere (Eige) ha evidenziato che il 31,7% delle donne italiane ha subito violenza fisica, minacce e/o violenza sessuale nella propria vita; un dato, questo, in linea con la media europea (30,7%).
Secondo lo studio, il 18,8% delle donne italiane ha subito violenza sessuale, una percentuale più alta rispetto alla media europea del 17,2%. Di questa quota, il 24,8% delle donne italiane ha riportato violenza da parte di persone diverse dal partner (amici, colleghi, conoscenti o sconosciuti) dal compimento dei 15 anni. La media Ue per questo dato è del 20,2%. In particolare, il 10,6% delle donne in Europa ha subito violenza fisica, minacce o violenza sessuale da qualcuno che conosceva, ma che non era un parente o un partner intimo.
Anche se i dati sul femminicidio sono sempre allarmanti, le attività di sensibilizzazione su questa tematica si moltiplicano anno dopo anno: un segnale indubbiamente positivo. Tra le tante, ricordiamo quella Spazio donna e il ristorante “I Masanielli di Francesco Martucci: cartoni pizza con qrcode che rimanda ai numeri di emergenza e di supporto messi a disposizione dall’associazione. Sempre nell’ambito della responsabilità sociale delle aziende, anche Gori ricorda il suo impegno e lancia la campagna Filtri distorti. La campagna sensibilizza contro la violenza psicologica, manipolativa e accusatoria, spesso invisibile ma profondamente lesiva, che sopprime l’anima, la fiducia in sé stesse e la libertà, prima del corpo.
Teatralizzare i valori dello sport utili al contrasto della violenza di genere è, invece, stato chiesto ai ragazzi di sei scuole superiori di secondo grado di Pomigliano d’Arco e Sant’Anastasia, che in occasione del 25 novembre, hanno portato i propri lavori nel palazzetto dello sport di Pomigliano d’Arco, per la manifestazione “La staffetta del cambiamento”, alla presenza, tra l’altro, di alcuni ospiti d’eccezione, tra cui la cantautrice Stè e la squadra femminile di serie C, Elisa Volley.
Coop Alleanza 3.0, invece, ha chiesto a tutte e tutti – personale dipendente, socie, soci e alla clientela – di sospendere ogni attività osservando un minuto di silenzio in tutti i suoi oltre 350 negozi, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia, per partecipare assieme ad un momento di presa di coscienza comune su questo fenomeno allarmante e grave. Inoltre, con “Una spesa per dire basta” di Coop Alleanza 3.0, fino a fine mese soci e clienti della Cooperativa possono contribuire a sostenere 35 centri antiviolenza provinciali che operano nei territori in cui è presente Coop Alleanza 3.0.
Ancora, il Centro Ester in via Giambattista Vela n. 91 a Barra si è trasformato in un palcoscenico di emozioni e consapevolezza con l’evento “Le donne al Centro: Basta Silenzio”. L’inaugurazione di una panchina rossa, simbolo di sensibilizzazione e memoria, ha segnato il cuore della mattinata.
di Francesco Gravetti