NAPOLI – E’ stata inaugurata a Scampia l’Officina delle Culture intitolata a Gelsomina Verde, vittima innocente della criminalità. Un’ex scuola abbandonata, covo della camorra prima, ritrovo per tossicodipendenti poi, riprende vita grazie alla tenacia e al coraggio di persone impegnate giornalmente in un percorso difficile che parla di riscatto e dignità in un territorio abusato e maltrattato. L’Officina, gestita dall’associazione (R)esistenza Anticamorra che ha ottenuto dal comune di Napoli l’affidamento, rappresenta una concreta opportunità per i giovani del quartiere (e non solo) che avranno la possibilità di avviare percorsi di inserimento lavorativo e formativo con attività mirate alla loro integrazione sociale. Sulle ceneri e il degrado di un istituto dismesso nel 2006 e per anni dimenticato, nascerà infatti un centro polifunzionale: comunità alloggio per minori a rischio, una scuola di musica teatro e cinematografia, oltre ad un polo artigianale e delle associazioni.
PROGETTI FUTURI – In cantiere anche la realizzazione di un campetto di calcio e una pizzeria sociale che permetterà ai ragazzi di acquisire competenze pratiche. Una “nascita” resa possibile grazie ad una rete di collaborazione e di scambio che ha visto impegnate diverse realtà associative, tra le quali: progetto per la vita – onlus, Volontari per Napoli, Rugby Scampia, Scampia Trip, Arca (Agende Rosse Campania), gli ‘o Rom con DROM Music Lab, Collettivo Mina e Centro Insieme. «Oggi finalmente rinasce -dichiara Ciro Corona, presidente di (R)esistenza Anticamorra- una parte importante del quartiere e lo fa con l’obiettivo di dare alternative concrete ai minori e ai detenuti sottoposti a misure alternative. Abbiamo lavorato duro: due anni di bonifica, 45 bidoni di siringhe, vomito, sangue, escrementi, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Questo anche grazie ai 700 volontari dei campi estivi di Libera che da tutta Italia hanno preso parte alla bonifica diventando componente attiva del cambiamento. Ci muoviamo senza fondi pubblici. Tutto quello che è stato finora fatto è frutto di 55.000 euro di sponsorizzazioni private. Un grande aiuto ci è stato fornito anche da Coppa Adriatica che ha donato 30.000 euro di attrezzature. Il problema di questo quartiere non è sbagliare, ma avere la possibilità di scegliere». Soddisfatto il sindaco Luigi De Magistris, che ha supportato il progetto sin dall’inizio. «Sarà luogo di anticamorra, di accoglienza , di resistenza, di buona politica».
di Carmela Cassese