di Luisa Corso
FIRENZE. “Diop Mor, Samb Modou. Vittime di follia razzista il 13 dicembre 2011. A perenne memoria in Firenze città di pace per affermare i valori di integrazione e solidarietà”. Questa la scritta sulla targa inaugurata nel piccolo giardino di piazza Dalmazia a Firenze, a pochi metri dove lo scorso dicembre furono uccisi i due ambulanti ad opera di Salvatore Casseri. A scoprire la targa, oltre a numerosi membri della comunità senegalese e a vari consiglieri comunali, il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani e l’assessore alla mobilità Massimo Mattei.
KEBE. «Attraverso questa targa – ha commentato Assan Kebe, portavoce della comunità senegalese di Firenze – vogliamo che il ricordo dei due senegalesi uccisi rimanga nella memoria di tutta la città. Nessun fiorentino, nessun toscano e nessun italiano deve dimenticarsi di questa tragedia che ha colpito tutti quelli che combattono contro il razzismo. Due dei tre fratelli senegalesi feriti, oggi stanno molto meglio, ma hanno paura ogni volta che sentono qualcuno avvicinarsi alle loro spalle».
GIANI. «Vogliamo che Diop Mor e Samb Modou siano due ragazzi della nostra città – ha commentato Giani – E vogliamo farlo attraverso una cerimonia sobria e semplice” per ricordare che “Firenze è una città democratica, operatrice di pace che si è stretta a quelli che sono i valori che caratterizzano la nostra società».

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