BARI. L’emancipazione della donna raccontata attraverso la moda.  È l’idea a cui si è ispirata la consigliera di parità della Provincia di Bari, Stella Sanseverino per dar forma a “Women in progress”. L’evento, che ha avuto inizio nel capoluogo pugliese il 13 dicembre e si chiude oggi con “Basta una dieta per dimagrire?”, incontro-dibattito con un esperto in comportamenti alimentari, oltre a fare riferimento a ciò che le donne devono ancora costruire nel mondo del lavoro e dei diritti, ha voluto anche sottolineare i simboli delle donne del passato, del presente e del futuro.
IL PROGETTO. Una chiave di lettura del percorso delle donne verso l’emancipazione attraverso l’interpretazione del costume nel corso di circa due secoli di storia, per scoprire la “stoffa” che le contraddistingue tra artigianalità e innovazione. Tra le varie iniziative di “Women in progress” è degna di nota quella che ha visto coinvolte in prima persona le studentesse dell’Ipsia Santarella di Bari, che grazie al sostegno delle loro docenti, Marinella Porcelli, Patrizia Loseto e Maria Celeste Di Cicco, hanno creato abiti con riferimenti a Coco Chanel e ad artisti come Klimt e Dalì, con cui le stesse nel giorno di presentazione del progetto hanno sfilato all’interno di Palazzo Mincuzzi, dove si può ancora visitare una mostra di oggetti e accessori femminili vintage.
LA CONDIZIONE. Sempre nell’ambito di “Women in progress” sabato 15 dicembre nel centro cittadino si è tenuta l’iniziativa “Donne in corsa”, per cui si poteva usufruire gratuitamente di un make up/hair styling. Ha contribuito alla realizzazione del progetto “W in P” l’ “Atelier 1900”, la cui creatività nel nome di Luciano Lapadulla e Vito Antonio Lerario culminerà a gennaio – in data da stabilirsi – in una mostra che riprenderà il tema in oggetto per delineare un percorso tra abiti e oggetti d’epoca dal 1860 sino agli anni Novanta. L’allestimento è previsto all’interno del colonnato del Palazzo della Provincia di Bari, dove ad ogni abito corrisponderà una scheda con contestualizzazione storica e dettagli tecnici.
Il periodo prescelto non è casuale. Il cambiamento della condizione femminile inizia nei primi anni del ‘900 con la seconda rivoluzione industriale, grazie a cui la donna esce dal contesto casalingo per inserirsi concretamente nel mondo del lavoro, un mondo a cui potevano accedere in passato solo gli uomini.

di Mariangela Pollonio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui