di Luca Mattiucci

ROMA. Ogni anno in Italia, sono 2500 le donne con meno di 40 anni colpite da tumore al seno e piu’ di un terzo di loro non ha ancora avuto figli. Solo il 10%, però, ricorre alle tecniche che oggi permettono di preservare la fertilita’ e il 90% perde l’opportunita’ di diventare madre. « Dobbiamo impegnarci di piu’ per informare tutte le pazienti – afferma Stefano Cascinu, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) nel discorso di apertura della XX Conferenza Nazionale in corso a Mestre fino al 22 aprile – Due donne malate su tre cercano informazioni sul tumore sul web, dove pero’ il rischio di false o cattive indicazioni e’ molto alto. Ecco perche’ solo siti che abbiano una validazione scientifica possono rappresentare un aiuto reale’ »

45.000 NUOVI CASI OGNI ANNO – Ogni anno in Italia si registrano 45.000 nuovi casi di cancro al seno, 7.700 all’endometrio, 4.500 all’ovaio e 3.500 all’utero – l’Aiom dedica la XX Conferenza Nazionale e lancia un appello a tutte le donne perche’ si rivolgano solo a siti certificati. ‘E’ essenziale utilizzare tutti gli strumenti disponibili per informare correttamente i malati – continua Cascinu -.

ATTENZIONE AI SOCIAL NETWORK – Internet e i social network rappresentano sempre più spesso un’opportunita’ da non sottovalutare, soprattutto per donne giovani che ricorrono a questi strumenti. Ma attenzione al rischio ‘bufale’ che nella rete spesso passano per verità. « Sempre piu’ spesso si rivolgono a noi pazienti e familiari esigendo pseudo-terapie o ‘tecniche’ che non hanno nulla di scientifico. La nostra societa’ scientifica da sempre si impegna per fornire ai pazienti informazioni certificate dal sito ufficiale dell’Aiom, a quello della fondazione Aiom, fino all’ultimo nato: www.sempredonna.net, con consigli utili per le donne colpite da tumore forniti da esperti e dalle stesse pazienti . ‘I progressi nella lotta alle neoplasie femminili sono straordinari – afferma Sandro Pignata, presidente della Conferenza Nazionale – Grazie alla diagnosi precoce salviamo molte vite e una donna su 2 guarisce se il tumore e’ individuato nella fase iniziale »

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