FIRENZE. Le salme di Mor Diop e Modou Samb, i due senegalesi uccisi a Firenze martedì scorso dalla follia omicida di Gianluca Casseri, sono partite per il Senegal. La cerimonia funebre alla moschea di Firenze, originariamente prevista, è stata annullata per problemi “organizzativi”.  Si è svolto il tradizionale rito funebre islamico, dove i corpi vengono lavati con acqua e sapone per eliminare ogni impurità per preparare il viaggio verso l’aldilà.  Alla cerimonia sono intervenuti anche la vicepresidente della regione Toscana Stella Targetti, l’assessore al welfare del comune di Firenze Stefania Saccardi, l’ex parlamentare Mercedes Fria e l’imam di Firenze Izzedine Elzir.
ATTACCO ALLA CIVILTA’ – «Non è stato soltanto un attacco verso la comunità senegalese – ha detto l’imam di Firenza – ma un attacco contro tutti i fiorentini e contro l’intera civiltà, ma è proprio da questa tragedia che dobbiamo diventare più forti». Presenti anche i fratelli delle due vittime. «Non bisogna mai generalizzare quando si parla di immigrati» ha detto Aly Diop, residente a Parigi e visibilmente commosso, che poi ha aggiunto: « Ho visto una grande Italia». «Ringrazio tutta l’Italia – ha detto Assane Kebe, uno dei portavoce della comunità senegalese di Firenze – Abbiamo sentito molta solidarietà in questi giorni, anche la Toscana è una grande terra, una terra in cui si è sempre parlato dell’universalità della cultura. E Firenze non è terra di discriminazione e razzismo». Le due salme sono partite alla volta dell’aeroporto di Bologna, dove verranno trasferite in Marocco e quindi in Senegal, dove arriveranno stanotte.

di Luisa Corso

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