ROMA. E’ cominciato tutto un anno fa con un sogno, la richiesta di un ragazzo nato con un’importante menomazione fisica. “Voglio giocare a pallone! – dichiarò via web Francesco Messori, tredicenne di Correggio (Reggio Emilia), nato senza una gamba ma cresciuto con una grande passione per il calcio – Voglio far parte di una squadra vera, ma l’attuale regolamento federale non me lo permette”. Il Centro Sportivo Italiano fu pronto a rispondere alla sua richiesta e cambiò le proprie regole per permettergli di scriversi ai tornei ufficiali. Fu quasi un gesto dovuto per chi si schernisce dicendo di sé: “ Sono un tipo in gamba”.
LA STORIA. L’esordio fu a Cremona il 5 febbraio scorso, un quadrangolare di calcio a 5 under 14 con Torrazzo, Bedriacum A e Bedriacum B e il Mandrio, la sua squadra. Un momento meraviglioso che fece da spartiacque tra il prima e il dopo, festeggiato anche dal suo primo gol “vero”. “Il CSI crede che siano le regole a dover essere cambiate a favore della vita e non il contrario – dichiarò allora il presidente CSI Massimo Achini. E aggiunse “Il regolamento di gioco del CSI è stato modificato in tempo di record per permettere a lui e ad altri ragazzi come lui di inseguire i propri sogni. Vederlo giocare e segnare è stato meraviglioso. Sono queste le cose importanti della vita e il nostro lavoro di educatori deve concentrarsi per il raggiungimento di questi traguardi”.
L’ESORDIO. L’esordio a Cremona fu solo l’inizio di una lunga avventura: prima la Virtus Mandrio e il CSI organizzarono una serie di tornei dal titolo “Un calcio a modo mio”, un progetto di aggregazione tra calciatori normodotati e diversamente abili; a giugno, poi durante l’Assemblea Elettiva del CSI, Messori venne premiato con il “Pallone d’Oro” associativo. Recentemente, l’entusiasmo che ha saputo trasmettere nell’ambiente è cresciuto a tal punto che in meno di un anno è riuscito ad aggregare altri ragazzi amputati nella creazione della NAZIONALE CALCIO AMPUTATI. Il team, che vanta anche un gruppo su Facebook, è già alla ribalta e ha già preso contatti per un’amichevole con i pari transalpini. La voce, così come il pallone, è girata veloce ed ora capitan Messori potrà realizzare l’ennesimo sogno realizzato. “Aspettiamo Francesco e la sua squadra ad Assisi con una vittoria da raccontare o, perché no, con qualche trofeo da festeggiare – conclude Achini. “Il popolo del CSI non ha faticato ad adottare la sua sfida e sarà ben felice di assecondare sempre i suoi sogni che da qualche tempo sono anche diventati i nostri”.
di Mirko Dioneo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui