ROMA. Il taglio del nastro è avvenuto venerdì sera nella sede del Liceo classico Mamiani a Roma. È lì che è stata presentata “Ultimi”, l’associazione fondata da don Aniello Manganiello e presieduta da Andrea Manzi. Dopo l’esperienza dei 16 anni trascorsi a Scampia, nell’area nord di Napoli, don Aniello ha deciso di dare vita ad una realtà che raccogliesse le istanze dei più deboli, a partire dai giovani. Ma chi sono gli ultimi? “Coloro che vivono ai margini della società, i poveri, i diseredati. Ma anche quelli che subiscono le angherie della camorra e i minori abbandonati a se stessi e privati di un accompagnamento culturale nel loro percorso formativo e di crescita”. “Ultimi” è stata presentata nello storico liceo della capitale dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, dal consigliere comunale Paolo Masini e dalla presidente del XVII municipio Antonella De Giusti.
PERCORSI DI LEGALITA’. Nell’associazione di cui padre Manganiello è segretario, oltre che fondatore, convergono gli obiettivi che per 16 anni il sacerdote ha perseguito nella periferia settentrionale napoletana. Una realtà che non si discosta tanto dalle altre disseminate nei diversi quartieri degradati d’Italia. “Avvieremo anzitutto percorsi di legalità nelle scuole – spiega don Aniello – di cui il primo sarà il 10 dicembre in un istituto di Montecorvino Rovella insieme al procuratore di Salerno Franco Roberti. È fondamentale parlare ai giovani di legalità e anti camorra, perché a quell’età si formano le loro coscienze ed è più facile che cadano nelle trame della malavita. In secondo luogo – continua il parroco originario di Faibano di Camposano – faremo domanda perché ci venga assegnato un bene confiscato alle mafie. Non abbiamo ancora una sede operativa, ma ci stiamo adoperando per l’apertura di vari presidi di “Ultimi” in tutte le regioni. Abbiamo già l’adesione di Veneto, Liguria e Piemonte”. E a Napoli, ormai la sua terra d’adozione dove ha trascorso 16 anni? “Certo. Ma diciamo che già esiste una realtà grazie ai giovani dell’oratorio del Don Guanella, Fabio, Gennaro e Rosario che sono soci fondatori dell’associazione”. Una realtà, quella di Scampia, che è senz’altro rimasta nel cuore a don Aniello, anche se nell’ottobre di due anni fa la Curia di Napoli lo ha mandato via con sommo rammarico della comunità dei fedeli. Un’amarezza che il prete non nasconde alla domanda: “Ma una presentazione di “Ultimi” a Scampia?”. “Forse – risponde – all’auditorium. Ma è ancora tutto da decidere”.

di Giuliana Covella

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