NAPOLI. Il museo delle fontanelle, il golfo, via Petrarca: sono solo alcuni scorci partenopei, immortalati dal giovane fotografo Luca Salvemini, che saranno in mostra alla Royal Gallery di Amsterdam, dal 2 al 24 febbraio. «Volevo portare all’estero – ha spiegato l’artista – l’altro volto di una Napoli che, troppo spesso, attira l’attenzione dei media per cose negative». È orgoglioso delle sue radici Luca Salvemini, classe 1981, che attualmente vive nella capitale Olandese. «Quando mi domandano se sono italiano – ha raccontato l’artista – non mi importa se qualcuno mi chiede se ho portato con me una busta dell’immondizia, con orgoglio mostro, dal mio cellulare, una foto di tutto il golfo, scattata da Posillipo. Impazziscono alla visione del nostro piccolo paradiso terrestre e allora sono io a domandare loro se vogliono questa spazzatura».
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CAPITALI EUROPEE. Non solo la città partenopea, nella personale di Salvemini, in mostra ad Amsterdam, i frammenti di vita della capitale del sud si intrecciano con quelli di alcune capitali europee: Berlino, Madrid, Amsterdam, Londra ed Istanbul. «Le istantanee – ha sottolineato il fotografo – chiedono allo sguardo dell’osservatore di partecipare per ricostruirne la storia, come nel riordinare tessere di un mosaico; in analogia con ciò che avviene durante il processo terapeutico in psicologia, nel quale, accanto al racconto di una storia manifesta, esiste quello di una storia latente che va pian piano costruendosi». Il riferimento dell’artista alla psicologia non è casuale, è infatti laureato e a breve conseguirà una specializzazione in psicoterapia sistemico – relazionale.
«Voglio – ha concluso Luca Salvemini – ringraziare la curatrice della mostra Valentina Battaglia e lanciare un messaggio a tutti i ragazzi, di provare ad inseguire sempre i propri sogni, indipendentemente dal proprio percorso e background di studi. Io ne sono l’esempio».

di Emiliana Avellino

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