MOSCA. È salito a 10 morti e tre feriti il bilancio delle vittime dell’esplosione di metano, avvenuta questa mattina nella miniera di carbone Vorkuta, nella regione di Komi, Russia nord-occidentale. Lo riferisce il capo delle operazioni di soccorso, organizzate dal ministero delle Emergenze russo, mentre continuano a rincorrersi cifre diverse sul numero dei minatori al lavoro durante l’incidente, da 22 a 259.
SEVERSTAL – La miniera è di proprietà di uno dei maggiori produttori di carbone in Russia, la Vorkutaugol, del colosso Severstal, che per ora ha solo confermato l’incidente, senza fornire spiegazioni sull’accaduto. Secondo quanto riferito da Boris Krasnykh, vice capo di Rostekhnadzor – l’ente federale di controllo ecologico, tecnologico e atomico – la causa della tragedia sarebbe l’esplosione di una miscela di gas. Il premier Dmitri Medvedev ha incaricato il suo vice, Arkady Dvorkovich, di raccogliere informazioni e organizzare l’assistenza ai feriti e alle famiglie delle vittime.
INCIDENTI – Non è la prima esplosione in una miniera russa nell’anno appena iniziato. Il 20 gennaio un lampo di metano nella miniera n. 7 a Kemerovo ha ucciso otto persone.

di Redazione online (corriere.it)

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