PISA. A più di dieci anni dalla sua prima istituzione, è stata rinnovata la convenzione tra il Dsu (azienda regionale per il diritto allo studio) Toscana e le cooperative il Simbolo e il Cerchio a favore del progetto Homeless. Si tratta di un accordo in base al quale il cibo avanzato nelle mense universitarie pisane non verrà eliminato ma destinato a coloro che rientrano nel progetto di sostegno ai senza fissa dimora, nato su impulso della Caritas e promosso dalla Società della Salute.
CERIALE. «I nostri operatori – ci spiega il coordinatore del progetto Homeless Massimo Ceriale – ritirano ogni sera, ad esclusione del fine settimana, a titolo gratuito presso le Mense Universitarie di Pisa, il cibo non consumato. Questo vieni poi distribuito in parte agli utenti dell’asilo notturno e in parte in maniera itinerante per strada a coloro che ne hanno bisogno».
NO SPRECHI. Decine di pasti completi che, in assenza di tale convenzione e in base alle vigenti norme igieniche e sanitarie, finirebbero nella pattumiera, senza la possibilità di ulteriore conservazione e riutilizzo. No agli sprechi alimentari, dunque, e spazio alla solidarietà per il Dsu Toscana che garantirà in questo modo continuità al progetto Homeless, grazie al quale trovano sostegno circa ottanta persone senza fissa dimora. «D’altra parte fin dall’approvazione della cosiddetta Legge del Buon Samaritano che disciplina la distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale – ha concluso Massimo Ceriale – l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha collaborato con soggetti che si occupano di dare assistenza ai bisognosi, rendendo così un servizio sociale ed eticamente rilevante».
PER SAPERNE DI PIU’:
progetto Homeless

di Silvia Aurino

 

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