NAPOLI. La Giunta Comunale di Napoli ha approvato oggi, su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali Sergio D’angelo, uno schema di convenzione con il Tribunale di Napoli che consentirà di impiegare 50 detenuti – 20 presso i Servizi del Comune Napoli e 30 presso le organizzazioni del Terzo Settore – in lavori di pubblica utilità. L’iniziativa consentirà quindi al condannato, in alcuni casi tassativamente previsti dalla legge, di poter espiare la pena al di fuori delle strutture penitenziarie puntando al suo recupero e reinserimento nella società civile. «La convenzione sollecitata dal Ministero della Giustizia – spiega l’assessore Sergio D’Angelo – prevede l’avviamento a lavoro di pubblica utilità per detenuti che, avendo manifestato questa aspirazione, lasciano ben sperare ai fini del loro concreto reinserimento nel tessuto sociale collettivo. E’ infatti un dato ormai acquisito che una percentuale altissima, circa il 70%, dei condannati che hanno espiato la pena in regime detentivo, ritorna ben presto in Carcere perché ricade nel delitto, specialmente in una realtà come quella della provincia partenopea dove è altissimo il tasso di criminalità e di degrado sociale dal quale i giovani non riescono a sottrarsi. L’obiettivo che si intende perseguire è quindi di offrire una “seconda possibilità” a chi ne faccia richiesta e potrà dirsi raggiunta anche se uno solo dei condannati riuscirà, dopo di essa, a chiudere in maniera definitiva la propria esperienza delinquenziale».