azzardoROMA – Sarà ospitato presso i locali del Forum delle Associazioni familiari del Lazio, uno dei cinque sportelli di assistenza per i giocatori d’azzardo, avviati grazie al progetto “Colmiamo il Gap – l’informazione per la lotta al gioco d’azzardo patologico”. Lo sportello sarà il punto di riferimento per la zona di Roma Centro, garantendo tutti i suoi servizi ogni giovedì dalle 9 alle 13. : « L’emergenza del gioco d’azzardo, soprattutto in questo momento di crisi, è una piaga che colpisce migliaia di famiglie in tutto il Paese – ha affermato la presidente del Forum, Emma Ciccarelli intervenendo nella conferenza stampa in occasione della presentazione del progetto – con i redditi al minimo e le tasse in aumento, il miraggio delle vincite facili induce molti a tentare la fortuna perdendo però il senso del limite e sperperando quasi tutti i propri averi. Ma ciò che è più grave, è che, a cadere nel tranello, sono soprattutto i soggetti socialmente più fragili: disoccupati, cassintegrati, pensionati e persino adolescenti» .
IL PROGETTO. L’obiettivo, oltre a prevedere la distribuzione di materiali informativi, momenti di incontro e di indagine del fenomeno, è quello di dare una risposta concreta all’emergenza in atto tramite l’azione svolta dagli sportelli sul territorio laziale, luoghi in cui psicologi qualificati offrono assistenza gratuita alle vittime del fenomeno. « Siamo convinti – ha proseguito la Ciccarelli – che in questo momento di “oscuramento della speranza collettiva”, come lo ha definito il Cardinal Bagnasco, sia necessario stare vicino ai giocatori patologici e sostenerli in un cammino di recupero, ma altrettanto importante è fare opera di prevenzione passando sì per gli sportelli di ascolto e assistenza, ma frenando la pubblicizzazione di questi giochi e limitando la concessione delle licenze per questo tipo di sale. È una battaglia dura, ma si può vincere solo se lo Stato sceglie definitivamente da che parte stare: non si può allo stesso tempo guadagnare con i Monopoli e finanziare i percorsi di recupero della ludopatia ».

di Francesco Adriano De Stefano

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