famigliaCROTONE. Mette le radici in provincia la sede centrale del Centro per la famiglia di Crotone. Stipulati già gli accordi tra il presidente della Fondazione Calabria Etica, Pasqualino Ruberto, e i sindaci di alcuni comuni del crotonese per l’apertura di nuovi sportelli territoriali che opereranno in stretto collegamento con la sede centrale, svolgendo attività di segretariato sociale, ascolto, orientamento, sensibilizzazione e formazione. Con l’obiettivo di incrementare le sinergie tra eterogenee realtà sociali, già impegnate nel sostegno alle famiglie, sarà resa una gamma di servizi di consulenza specialistica, garantendo gratuitamente in un’unica soluzione un’assistenza psicologica, legale e familiare.
PROGETTO E PROTAGONISTI. Isola Capo Rizzuto, Umbriatico, Cirò, San Nicola dell’Alto, Melissa: questi i cinque comuni che hanno già firmato la convenzione. L’accordo, che durerà un anno, con la possibilità di un tacito rinnovo da entrambe le parti, prevede tra i punti sottoscritti l’impegno da parte dei Comuni alla formazione di risorse umane da impiegare negli sportelli informativi, che saranno aperti per almeno 3 ore a settimana e muniti di postazione pc con connessione internet e stampante. Gli spazi che saranno forniti dai comuni, dovranno essere idonei a dare risposte concrete a quelle famiglie che, nelle diverse situazioni di vita si sentono disorientate e necessitano di un punto di riferimento in grado di fornire supporto.
“IL CENTRO PER LA FAMIGLIA” – «Un impegno notevole e importante – ha dichiarato il presidente della Fondazione Calabria Etica, Ruberto – che ci vede protagonisti attraverso il Centro per la Famiglia di Crotone dotato di ottime risorse umane. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i sindaci interessati alle Convenzioni, e sono certo che attraverso la loro fattiva collaborazione e del personale addetto, si potrà operare bene nell’interesse delle popolazione dei territori interessati. Per quanto ci riguarda, proseguiamo nella nostra missione che ci vede sempre di più impegnati nel sostenere e cercare di dare il nostro contributo alle famiglie disagiate».

di Francesco Adriano De Stefano

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