orlando-bottalic-acliROMA – Il pensiero mutualistico risale a metà dell’ottocento, periodo nel quale nacquero le prime forme sindacali. In questo periodo di crisi economica vengono rivalutati concetti per niente obsoleti, che nel tempo forse avevano perso il vero significato.
Ogni giorno i mercati finanziari sono altalenanti, annunciando spesso una recessione alle porte del nostro paese. Ma, per alcune categorie sociali , nella quotidianietà reale accedere a servizi garantiti sembra sempre più difficile. Le iniziative della Fap vanno in questa direzione:
accesso ad una sanità convenzionata low cost; conto corrente a costo zero e il lancio di una grande iniziativa solidale di turismo sociale.
Un concetto interessante in questo periodo di crisi economica, quello proposto dalla Fap. In merito a questa iniziativa abbiamo sentito Pasquale Orlando, segretario nazionale della Fap (federazione anziani e pensionati) ACLI

Come è nata quest’iniziativa?
L’idea è nata dalle esigenze territoriali visti anche i tagli del welfare. Le nostre sedi sparse per il territorio nazionale ogni giorno incontrano povertà diffusa che talvolta non viene tamponata dagli enti locali e abbiamo voluto dare noi una risposta autorganizzativa ai nostri soci ma siamo disponibili a dare un aiuto a chiunque entri in contatto con la nostra realtà.
Quindi a suo avviso bisogna rivedere il welfare in Italia?
Il welfare è sempre stato legato al lavoro. Pensioni, indennità di disoccupazione, escludendo chi è senza reddito. Oggi con una disoccupazione elevata non c’è nessun esperimento per reddito ai giovani. Noi che rappresentiamo maggiormente gli anziani crediamo che il welfare non deve essere qualcosa che divide ma che crei dialogo tra generazioni.
 

di Paolo De Martino

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