educazione-sessualeROMA- Informazione e prevenzione al centro del progetto “Vivere il sesso consapevolMENTE”, promosso dall’associazione Modavi (Movimento delle associazioni di volontariato italiane) e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Attraverso incontri seminariali organizzati in 20 Istituti di scuola media inferiore e superiore, è stata svolta un’attività di promozione dell’educazione all’affettività ed alla sessualità con il contributo di medici e formatori. Irma Casula, presidente Modavi, così spiega: «Le domande più frequenti riguardavano il senso di giustizia ed adeguatezza: i giovani, abituati fin da piccoli ad una fisicità sovraesposta e ad un relativismo svuotato dei valori, sembrano più che altro alla ricerca di una bussola per orientarsi. Tra i più grandi- prosegue Casula- le domande riguardavano spesso la contraccezione, sulla quale è emersa una preoccupante ignoranza. Grandi assenti, in questo quadro, sono i genitori, i quali hanno dimostrato in quasi tutti gli istituti scarsissimo interesse e partecipazione». I rischi di rapporti sessuali non protetti, non riguardano solo le gravidanze indesiderate, ma anche le numerose malattie sessualmente trasmissibili, che sono una delle maggiori cause di infertilità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno sono circa 340 milioni i nuovi casi di infezioni e tra le categorie a rischio spiccano i giovani sotto i 25 anni di età, mentre sono circa il 15% le coppie con problemi di infertilità.
LA PREVENZIONE-Nell’ambito del progetto una squadra di ginecologi, medici, andrologi, psicologi e psicoterapeuti, ha realizzato un’applicazione scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi Android ed Ios. Il software, chiamato “XXY”, comprende un glossario e risposte alle domande più frequenti sulla sessualità, con lo scopo di rendere i ragazzi più consapevoli del proprio corpo e coscienti dei rischi di rapporti non protetti. Nell’epoca degli smartphones appare, infatti, indispensabile incontrare i giovani su un terreno a loro familiare, come sottolinea ancora la presidente Modavi, Irma Casula: «L’avanzare delle nuove tecnologie impone l’esigenza di coniugare anche la prevenzione, e quindi l’informazione, con nuovi strumenti di comunicazione. XXY è l’educazione sessuale che si fa a portata di smartphone: tecnologico, ovviamente conciso, ma anche estremamente accurato nella forma e nei contenuti».

 di Sara Imparato

 

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