Sono lontani gli anni in cui la parola tumore veniva sussurrata o sostituita dall’eufemismo pietoso del ‘brutto male’. Oggi c’è chi, toccato dal dramma del cancro, dalla propria esperienza sa trarre un messaggio così dirompente da consentirgli di rivoluzionare la sua intera esistenza. Raffaella Ferrara, pink ambassador della Fondazione Veronesi in Campania, ne è l’esempio: dopo la diagnosi ha deciso di investire il suo tempo e il suo vulcanico temperamento per la causa della prevenzione e della ricerca sui tumori che colpiscono le donne. Raffaella è così attiva che servirebbe un intero articolo per elencare le sue iniziative di beneficenza e promozione in favore della Fondazione del compianto oncologo milanese; l’ultima di queste iniziative è il Calendario rosa che verrà presentato a Nola presso il Ro World (Vero Rooftop) dalle 17 alle 20 del 29 ottobre.
«Undici donne e una giovanissima – spiega Raffaella Ferrara – hanno prestato il loro viso e la loro storia per questo calendario che verrà venduto e il cui ricavato sarà destinato alla Fondazione Veronesi. Le undici donne sono sopravvissute al cancro e alcune stanno ancora combattendo la loro battaglia; la modella più giovane invece è mia figlia, che abbiamo scelto per rappresentare la necessità che la prevenzione inizi quando si è giovani e soprattutto quando vi è familiarità con queste malattie. Il tumore non ha età, lo screening è fondamentale sempre, bisogna partire prima ed educare al corretto stile di vita».
Ogni foto è accompagnata da una frase significativa a sostegno della ricerca e che ricordi a tutti che il tumore non è più un tabù sinonimo di morte certa, che con il tumore e dopo il tumore è possibile una vita dignitosa. E’ possibile vivere.
«Dopo la mia diagnosi la mia vita è cambiata – spiega Raffaella – Ho voluto raccontare la mia storia, quella di chi travolta dalla tempesta della malattia – che si è abbattuta anche sulla mia famiglia – ha saputo trarre un’esperienza positiva. Oserei dire che dopo la diagnosi si diventa persone migliori perché ci si concentra sulle priorità. Tutto il resto vien dopo o perde di significato».
Il sogno della pink ambassador Raffaella Ferrara è quella di tante donne e uomini colpiti dalla malattia: «Mi auguro che entro i prossimi dieci anni potrò raccontare ai miei nipoti che il tumore è solo un ricordo».
di Bianca Bianco

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