di Stefania Melucci
NAPOLI. È passato poco più di un anno dall’ultimo “squillo” del ponte telefonico della Regione Campania, un servizio essenziale per i sordi ora ormai un lontano ricordo. L’ultimo contatto tra non udenti e un operatore per “superare” la disabilità sensoriale risale al primo aprile 2011, poi sotto i tagli nessun rinnovo del contratto. Dal novembre 2007 a marzo 2011 oltre 62mila richieste sono state fatte al servizio.  Contattare un parente, avvisare di un ritardo o anche prenotare una visita specialistica in un poliambulatorio o fissare un appuntamento con un legale sono state le richieste più diffuse.

Un servizio necessario per chi vive con una difficoltà uditiva. I sordi, grazie ad un numero verde, potevano effettuare una videochiamata, dall’altro lato un operatore rispondeva e contattava direttamente il medico o altra persona richiesta dal non udente. Con il servizio Sms c’era la possibilità di contattare un operatore 24 ore su 24. L’ultimo bando della Regione Campania, per affidare il servizio a operatori di call-center, è andato deserto.
ENS. Il presidente regionale dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi (Ens), Camillo Galluccio, ha inviato una lettera alla Giunta Regionale per chiedere l’affido diretto all’Ente. Dall’invio di quella missiva, ancora nessuna risposta. I sordi, e non solo, aspettano.«Dal 30 marzo 2011 – spiega Galluccio – stiamo aspettando. I soci ci chiedono notizie sulla riattivazione del servizio ponte. Attualmente i sordi sono costretti a rivolgersi a parenti, vicini di casa o anche sconosciuti a fare da “ponte” per comunicare a casa. Attualmente il servizio video-chat e messaggistica è attivo solo in Piemonte, le altre regioni stanno smantellando questo tipo di servizio».
 

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