Chiedono prezzi calmierati anche per i tamponi molecolari salivari i genitori di ragazzi autistici o affetti da altre gravi disabilità. E lo chiedono per un fatto di per sé intuitivo: molti dei loro figli rifiutano di sottoporsi a eventi che per loro costituiscono un trauma, come la mera somministrazione intramuscolare di un vaccino o un tampone naso faringeo che sentono come invasivo e ‘violento’. Nella maggioranza dei casi, dunque, le famiglie – vista l’impossibilità di far vaccinare i propri ragazzi – devono ricorrere a soluzioni alternative.

A settembre il Ministero della Salute è andato (solo in parte) incontro alle categorie fragili equiparando di fatto il tampone molecolare salivare, che richiede solo l’analisi del fluido della persona, a quello naso faringeo. Un passo avanti importante. La circolare del Ministero stabilisce infatti che per i soggetti fragili con scarsa capacità di collaborazione, (ad esempio anziani in RSA, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico), siano validi i test molecolari salivari.

Per molti genitori dunque si profila una sola possibilità per ‘tamponare’ i loro congiunti, ricorrere al molecolare salivare, ma a che prezzo? «Un prezzo esorbitante – spiega Sabatino De Blasio dell’associazione “Tutti a scuola”, papà di un ragazzo autistico di ventuno anni. «Quando abbiamo letto la circolare del Ministero della Salute – spiega – abbiamo pensato che fosse finalmente un’iniziativa importante. Consentire a chi non può di ricorrere a un altro tipo di test è essenziale per famiglie come la mia, ma purtroppo ci scontriamo con l’ennesima legge che non guarda ai bisogni dei cittadini con disabilità». Un test salivare infatti costa 70 euro perché non è stato previsto un prezzo calmierato. Un esborso evidentemente esoso per un nucleo familiare medio. «Non si pensa ai più deboli – insiste De Blasio – , come spesso accade non si guarda a chi non ha una situazione assimilabile alla maggioranza e lo si svantaggia».

Il problema è stato segnalato anche dall’associazione Campania Aut che lo scorso primo ottobre ha chiesto «tamponi salivari a costo zero» in particolare per soggetti autistici. «Bisogna guardare alle persone più deboli, agli individui che non hanno alternative – conclude De Blasio – e così come si sono prese delle decisioni, in tempo di Covid, che andassero incontro alle famiglie, prenderne adesso una che aiuti economicamente. Siamo pronti a farci sentire dalla istituzioni».

di Bianca Bianco

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