C’è tempo fino alle ore 14.00 del 22 febbraio 2024 per presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2024 e il 2025 su tutto il territorio nazionale e all’estero riguardanti il servizio civile volontario. Il bando seleziona 52.236 operatori volontari. In particolare:

• 51.132 operatori volontari saranno avviati in servizio in 2.023 progetti, afferenti a 328 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia;

• 1.104 operatori volontari saranno avviati in servizio in 160 progetti, afferenti a 30 programmi di intervento, da realizzarsi all’estero;

I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.
Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 507,30 salvo incremento sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.

Tra i dati che emergono, quelli riguardanti il Sud ed in particolare la Campania, che annovera numeri di tutto rispetto. Sono, infatti, circa 8000 i volontari da selezionare in Campania.

Spiega Enrico Maria Borrelli, presidente della Fondazione Amesci e della Consulta nazionale per il Servizio civile universale: “È il segno di una capacità progettuale che si è evoluta negli anni, ha saputo specializzarsi e concretizzarsi in idee valide e capaci di rispondere alle esigenze del territorio”.

Rispetto allo scorso anno, i posti disponibili su scala nazionale sono diminuiti di circa 20mila unità. Borrelli chiarisce: “I dati dell’anno scorso e di due anno fa erano in parte condizionati da fondi PNRR. Resta il fatto che da diversi anni il servizio civile viene tenuto in considerazione dalle istituzioni, lo si evince sia dagli investimenti effettuati che dall’’introduzione di misure come la quota del 15% nei concorsi pubblici riservata a chi è stato volontario”.

Per Borrelli, comunque, si può fare di più: “Il vero passo in avanti sarebbe la stabilizzazione dei fondi del servizio civile, che ci consentirebbe di avere certezza e stabilità senza dover modificare gli scenari anno dopo anno. So che il Governo è impegnato su questo fronte, mi auguro che si arrivi a un risultato”.

Borrelli sottolinea l’importanza del servizio civile e il suo valore per il territorio: “È un percorso formativo fondamentale, un modo per servire la Patria in maniera utile e per crescere socialmente e culturalmente. Spesso il ruolo dei volontari di servizio civile diventa strategico dentro gli enti e le associazioni”.

Quanto alla polemica sul servizio civile come forma di assistenzialismo, Borrelli commenta: “Trovo stucchevole che il servizio civile passi da fiore all’occhiello a oggetto di critiche a seconda delle convenienze. La verità è che negli anni si è sviluppata un cultura del volontariato e dell’agire civile che ha portato solo benefici e opportunità, non solo ai giovani ma anche agli enti e ai territori”.

di Francesco Gravetti

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