IL CANDIDATO- Edo Patriarca, 59 anni, laureato in chimica, per due mandati presidente dell’Agesci e portavoce del forum nazionale del terzo settore, segretario delle settimane Sociali dei cattolici italiani e nominato esperto presso il CNEL dalla Presidenza della repubblica,consigliere dell’Agenzia per il Terzo settore e Presidente del CNV centro nazionale per il volontariato. E’ candidato nelle fila del PD per la Camera nel collegio Piemonte 1.
Politiche sociali in Italia per  lei vuol dire?
Un sistema che sappia modulare solidarietà e sussidiarietà e offra una cittadinanza dignitosa a tutti. Che sostenga anzitutto le categorie sociali più deboli, che  integri il sanitario senza inutili sovrapposizioni e agisca su politiche attive per il lavoro così da evitare assistenzialismi nocivi alla libertà della persona.
Quante volte ricorre la parola sociale nel programma del suo partito?
Le politiche  sociali e le politiche attive per il lavoro sono due assi strategici del programma del Pd. Il sociale va recuperato non come fattore di spesa  ma come investimento produttivo per il paese , per restituire fiducia e sicurezza alle famiglie, soprattutto ai giovani. È per produrre anche buona occupazione.
Ha mai militato in un’organizzazione di Terzo Settore?
Oltre che volontario in Caritas, sono stato per sei anni presidente nazionale dell’ Agesci, portavoce del forum nazionale del terzo settore, consigliere dell’agenzia per il terzo settore. Attualmente sono presidente del centro nazionale per il Volontariato e presidente dell’Istituto italiano della donazione
Infrastrutturazione sociale tra pubblico e privato, oppure socio-assistenzialismo statale?
Il welfare che abbiamo conosciuto non esiste più. Soltanto una integrazione che rispetti le rispettive autonomie tra il pubblico statale  e il pubblico del privato sociale permetterà di pensare a  un welfare moderno, attento alla domanda e che metta al centro anche  l ‘autorganizzazione  dei cittadini
Fondazioni bancarie, risorsa del Paese o centri di potere economico?
Per un decennio sono stato consigliere nella fondazione della mia città. Il sistema fondazionale nel nostro paese è una risorsa importante per il sostegno alle politiche di  coesione: e non solo, l’attività erogativa verso il privato sociale è ingente, cosi pure quella negli ambiti culturali  e della ricerca scientifica
Oltre il suo partito quale crede sia un’altra forza politica capace di interpretare le esigenze del Terzo Settore?
In questa legislatura la presenza di candidati proveniente dal sociale e più in generale dal mondo associativo si è decuplicata. Sono presenti in molte organizzazioni politiche. ritengo importante costruire una alleanza affinché le questioni tuttora irrisolte che riguardano il terzo settore trovino in tempi brevi una soluzione.
Riforme, crede che vadano aggiornate le leggi che regolano lo storico apparato del welfare italiano?
Anzitutto al definizione dei livelli essenziali di assistenza che spettano al livello centrale, una maggiore convergenza  delle politiche  regionale,  la legge per il 5 per mille, il restauro delle leggi sulla cooperazione sociale e sull ‘impresa sociale, la deducibilitá totale delle erogazioni liberali di cittadini e imprese verso il terzo settore.
Come si pone rispetto ai tagli operati al Welfare durante il mandato del Governo Monti?
Mi pare che nulla sia cambiato rispetto alla linea di condotta del precedente governo: tagli lineari alla sanità e alla pubblica istruzione come pure la eliminazione degli osservatori e di consultazione, compresa lo scioglimento  dell’agenzia per il terzo settore , operazioni disdicevoli.
Cittadinanza attiva, con Bersani Premier vorrà dire?
Vorrà dire recuperare il senso del limite dell’azione politica e la necessità di costruire una convergenza con tutte le rappresentanze sociali, e credere nella sussidiarietà responsabile e cioè nella capacità dei cittadini di autorganizzazione.
Il ruolo del volontariato e del terzo settore nel nuovo Governo, quali saranno gli spazi e le opportunità per questi due mondi?
Anzitutto un sottosegretario,preferibilmente  presso palazzo Chigi, con deleghe sul settore, ripristino degli osservatori sul volontario e sulla associazioni di promozione sociale, definizione dell’agenda delle priorità per l’intera legislatura.
Ambiente, cooperazione internazionale, diversamente abili, legalità, migranti, minori a rischio, protezione civile, violenza sulle donne. L’elenco è in ordine alfabetico, le chiediamo di riposizionarli secondo le priorità che ritiene opportune. 
Operazione difficile, sono tutti ambiti ugualmente importanti. Legalità ,Diversamente abili, migranti,violenza sulle donne,minori a rischio, ambiente ,cooperazione internazionale,protezione civile.
 di Luca Mattiucci
PER SAPERNE DI PIU’: – SPECIALE ELEZIONI

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