Annullare l’ordinanza numero 1 del 7 gennaio 2022 e permettere oggi non solo agli studenti delle superiori ma anche agli studenti delle elementari e delle medie nonché i bambini dell’infanzia di rientrare a scuola. Con il blocco stradale di ieri mattina nella zona antistante il Museo Nazionale di ieri mattina, il movimento Usciamo dagli Sche(r)mi è tornato a mostrare il proprio dissenso rispetto alle scelte in materia scolastica del governatore Vincenzo De Luca, il quale con l’aumento dei contagi ha deciso di bloccare le lezioni in presenza sino al 29 gennaio di asili e primarie di primo livello. Nonostante la pioggia, un gruppo di mamme e di papà, alcuni con figli al seguito, ha momentaneamente interrotto domenica la circolazione nel centro storico esponendo striscioni e sagome.

«C’è un braccio di ferro tra Governo e Regione Campania sulla pelle dei bambini. Questa è l’unica essere l’unica regione d’Italia ad avere la Dad e le scuole chiuse. Si rivive lo stesso incubo dello scorso inverno» ha affermato Flavia Brescia, tra i portavoce di Usciamo dagli Scher(m)i aggiungendo: «Si tratta di una cosa indegna. Siamo noi adulti che abbiamo le responsabilità e invece, ancora una volta, ricade sui giovani e bambini scelte scellerate, decisioni discriminatorie. Senza dimenticare che la vaccinazione per la loro età non è obbligatoria». Tra i genitori ieri in strada per manifestare, Silvana mamma di una ragazzina di 11 anni al primo anno di media e di un adolescente in seconda superiore che ha deciso di vaccinare i propri figli. «In Italia le scuole stanno aperte, non si capisce perché in Campania debbano rimanere chiuse sebbene sia zona bianca, è una cosa non normale che De Luca ha deciso di attuare. Piuttosto la Regione Campania deve garantire gli hub per i bambini ovunque e per tutti».Per Raffaele, papà di un bimbo di prima elementare, «il governatore non pubblica i dati che cita per giustificare l’ordinanza, ci vorrebbero parametri certi per verificarli».

Di Antonio Sabbatino

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