IL CANDIDATO  – Maurizio Lupi, milanese, 53 anni, è sposato con Manuela e ha tre figli. Nel suo quartiere, gli Olmi, ha sempre svolto attività sociali. Ha incontrato il movimento di Cl in università. E’ stato consigliere comunale e assessore a Milano. Deputato dal 2001, vicepresidente della Camera dal 2008. Candidato del Pdl, è capolista per la Camera nel collegio Lombardia 1
Politiche sociali in Italia per lei vuol dire?
La persona al centro, l’attenzione ai suoi bisogni, l’organizzazione delle strutture pubbliche che devono rispondervi, il sostegno legislativo, economico e fiscale alle realtà private e non profit che si auto-organizzano per intervenire nel sociale valorizzando il portato di “umanità” che le caratterizza.
Quante volte ricorre la parola sociale nel programma del suo partito?
Non c’è mai, ci sono intere sezioni dedicate alla famiglia, al lavoro, alla scuola, al welfare, all’ambiente, dove si parla di agevolazioni fiscali, di stabilizzazione del 5 x 1000, di bonus bebè, di edilizia popolare, di borse di studio… e del ruolo insostituibile che in tutto questo ha il non profit. In una parola, di sussidiaretà.
Ha mai militato in un’organizzazione di Terzo Settore?
Sì, soprattutto negli anni dell’università ho guidato una cooperativa che si occupava del diritto allo studio.
Infrastrutturazione sociale tra pubblico e privato, oppure socio-assistenzialismo statale?
Sussidiarietà, che non è esternalizzazione di servizi o subappalto al privato per consentire risparmi allo stato. Pluralità di soggetti, libertà di scelta, riconoscimento del valore pubblico dell’operato del privato. ma ancora, regole chiare, semplici e trasparenti, con un ruolo dello stato come regolatore e controllore più che operatore.
Fondazioni bancarie, risorsa del Paese o centri di potere economico?
Esempio di soggetto privato che svolge una funzione pubblica. La disponibilità di risorse economiche è la condizione per intervenire con efficacia. Il potere non è da demonizzare in sé, è pericoloso quando diventa fine a se stesso. Nelle Fondazioni bisogna trovare un equilibrio tra rapporto con le banche, con il territorio e con le rappresentanze politiche e sociali che in esso operano.
Oltre il suo partito quale crede sia un’altra forza politica capace di interpretare le esigenze del Terzo Settore?
Non parlerei di un partito, ma di persone presenti in quasi tutti i partiti. L’esperienza dell’Intergruppo per la  Sussidiarietà è la documentazione del fatto che su questi temi si può lavorare insieme.
Riforme, crede che vadano aggiornate le leggi che regolano lo storico apparato del welfare italiano?
A partire dalla riforma del codice civile, l’intero impianto normativo sul non profit va modificato. con l’obiettivo di semplificare la giungla attuale, aggiornare il quadro tenendo conto di come nei decenni è cresciuta la realtà del non profit. e poi la legge 328 del 2000 sul sistema integrato di interventi e servizi va rivista e potenziata in alcuni suoi strumenti e nei fondi ad essa destinati. Tra le tante priorità inserirei il potenziamento dell’assistenza e cura domiciliare soprattutto degli anziani, il sostegno della maternità e delle famiglie che si aprono all’accoglienza.
Come si pone rispetto ai tagli operati al Welfare durante il mandato del Governo Monti?
Si è persa un’occasione ghiotta per riformare. Con alcuni colleghi del Pdl ci siamo battuti con successo per scongiurare l’aumento dell’iva per le cooperative, perché venissero ripristinati i tagli alle detrazioni per i figli, sulle spese per gli asili nido, le adozioni internazionali, le spese mediche, i finanziamenti per le scuole paritarie, e perché venisse incrementato a 50 milioni il fondo per le borse di studio universitarie.
Cittadinanza attiva, con Berlusconi Premier vorrà dire?
Il primo titolare e responsabile dei suoi bisogni e dei suoi diritti è il cittadino, la persona. Ma nessuno di noi si può concepire come singolo, la dimensione comunitaria e sociale è costitutiva della nostra identità. La partecipazione consapevole di ognuno di noi alla vita pubblica passa attraverso la libertà di associazione.
Il ruolo del volontariato e del terzo settore nel nuovo Governo, quali saranno gli spazi e le opportunità per questi due mondi?
Accanto agli interventi strutturali cui ho fatto cenno un nostro obiettivo è il raddoppio del 5 x 1000. Una nostra battaglia è stata quella di mantenere le esenzioni Imu per il non profit, battaglia che è ancora aperta e che speriamo di vincere.
Ambiente, cooperazione internazionale, diversamente abili, legalità, migranti, minori a rischio, protezione civile, violenza sulle donne. L’elenco è in ordine alfabetico, le chiediamo di riposizionarli secondo le priorità che ritiene opportune. 
Minori a rischio, diversamente abili, violenza sulle donne, migranti, cooperazione internazionale, protezione civile, ambiente. Li metto in questo ordine perché la vera proprietà è la persona. La legalità non è in classifica, è trasversale a tutti questi temi.
di Luca Mattiucci 
 PER SAPERNE DI PIU’: – SPECIALE ELEZIONI

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