qualita_olioFIRENZE – Andate su Plos One (www.plosone.org), armatevi di pazienza e dizionario e traducete dall’inglese: approfondirete anche voi una scoperta fatta da due scienziati italiani: L’olio extravergine d’oliva se consumato nelle giuste dosi fa da scudo per l’invecchiamento aiutando a prevenire i sintomi dell’Alzheimer e della demenza senile. A pubblicare la ricerca sono stati Massimo Stefani e Fiorella Casamenti presso l’Università di Firenze. Secondo i loro studi c’è una reazione tra le componenti antiossidanti contenute nell’olio di oliva e la protezione fornita dal cervello. Questa protezione consiste anche nella pulizia costante delle scorie che possono accumularsi nella materia grigia. Infatti, una delle principali cause dell’Alzheimer è un accumulo di placche di una proteina tossica che soffoca i neuroni e altera la percezione spaziale e la memoria. Precedenti indagini, hanno dimostrato come alcuni metalli quali il rame e il ferro attraverso il sangue possono affluire al cervello e aumentare gli stati infiammatori che portano alla demenza senile memoria. Lo studio si è basato su topi transgenici, modificati per manifestare le alterazioni e i sintomi dell’Alzheimer. I roditori sono stati divisi in due gruppi: il primo è stato alimentato con oleuropeina aglicone, il principale fenolo presente nell’olio extravergine di oliva, il secondo no. Dopo due mesi, gli animali curati con l’olio d’oliva mostravano uno stato psico-fisico migliore rispetto al secondo.

di Francesco Gravetti

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