ROMA. Il supercampione di calcio Leo Messi,  ambasciatore dell’Unicef, attraverso un video messaggio lancia un appello urgente per intensificare gli sforzi per salvare la vita di migliaia di bambini che muoiono ogni anno per cause prevenibili. «Noi tutti possiamo contribuire a fermare la mortalità dei bambini per cause prevenibili», ha detto Messi, che quest’anno è diventato padre per la prima volta. Nonostante i notevoli progressi fatti in termini di sopravvivenza infantile, circa 19.000 bambini sotto i cinque anni muoiono ogni giorno per cause come la polmonite, la diarrea e il morbillo. Questo non deve accadere. I dati mostrano che, per la prima volta nella storia, il mondo ha sia le conoscenze che le tecnologie per raggiungere i bambini più emarginati con interventi salva-vita.
 
I DATI. La mortalità infantile è passata da circa 12 milioni nel 1990 a circa 6,9 milioni nel 2011. Ma molto di più può – e deve – essere fatto, ed è per questo che Lionel Messi si sta impegnando sul tema della sopravvivenza dei bambini e invita gli altri a fare lo stesso. Questi bambini «non devono morire, ma lo fanno», ha detto Messi nel video. Quel numero «deve essere pari a zero.»
LA CAMPAGNA. Con questo messaggio Lionel Messi aderisce al Committing to Child Survival: A Promise Renewed (Una Promessa Rinnovata), uno sforzo a livello mondiale sulla sopravvivenza dei bambini che invita governi, organizzazioni della società civile, aziende e singoli individui ad impegnarsi per porre fine alle morti infantili prevenibili. Nel 2011 Unicef Italia ha lanciato la campagna VOGLIAMO ZERO contro la mortalità infantile, che ha permeato tutte le attività di raccolta fondi dell’anno ed è proseguita anche nel 2012. Nel periodo di Natale 2012 il focus specifico della campagna è sulla malnutrizione.

di Francesco Gravetti

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