ROMA. Le condizioni di salute del leader radicale Marco Pannella sono gravi. A comunicarlo è il capo dell’équipe medica Claudio Santini che lo segue da giorni in seguito al suo ricovero per lo sciopero della fame e della sete giunto al settimo giorno. Motivi della nuova protesta del parlamentare ottantaduenne sono le condizioni in cui versano le carceri italiani, con grave danno per i detenuti, il diritto di voto per e l’amnistia per gli stessi. Una protesta che stavolta, però, potrebbe rivelarsi fatale: «Persistendo il rifiuto ad ottemperare alla prescrizione della idratazione, si conferma ovviamente l’elevato grado di rischio di compromissione della funzionalità renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l’inizio di una terapia reidratante per via endovenosa».
L’APPELLO DEI POLITICI. Corale la preoccupazione della classe politica: in seguito alla sua visita a Pannella, la deputata Pdl Melania Rizzoli si è associata all’appello del radicale, affinché vengano meno i motivi della protesta. Inoltre, a esortare il politico perché inizi a reidratarsi Ignazio Marino del Pd, il senatore democratico Roberto Di Giovan Paolo, Paolo Ferrero del Prc e Mario Landolfi dal Pdl. Ma l’esortazione non è solo per Pannella, ma è rivolto anche all’esecutivo perché intervenga effettivamente sul miglioramento dei penitenziari italiani.

di Claudia Di Perna

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